Dopo l’entrata in vigore della legge per il gas gratis ai cittadini e alla vigilia dell’apertura del bando per i contributi ai non allacciati alla rete, la Regione accoglie la proposta presentata a fine settembre da Confapi Matera per la concessione del gas anche alle imprese.
Soddisfazione viene espressa dal Presidente Massimo De Salvo dopo avere appreso che la Regione è al lavoro sul pezzo mancante della strategia per la transizione energetica, quello che riguarda le imprese, che – sottolinea De Salvo – “in questo periodo devono far fronte all’emergenza delle bollette energetiche dopo il vertiginoso aumento del prezzo del gas”.
“Dopo avere formalizzato la nostra proposta – prosegue il Presidente di Confapi Matera – in successivi incontri con la Presidenza della Regione abbiamo argomentato circa le ragioni di sostenibilità della misura e il superamento del divieto di aiuti di Stato, principali ostacoli per cui le imprese erano state escluse dalla misura per i cittadini. Trovare soluzione a questa devastante emergenza energetica è fondamentale per la sopravvivenza del sistema imprenditoriale lucano delle piccole e medie imprese”.
“Il Presidente Bardi, gli Assessori Latronico e Galella e i rispettivi staff tecnici sono al lavoro in questi giorni sulla nostra proposta, per colmare la lacuna che vede allo stato attuale le imprese uniche escluse dall’intervento regionale. Aspettiamo adesso di conoscere come sarà attuata in concreto la nuova misura e quali saranno le modalità più efficaci e soprattutto più rapide per venire incontro al grido d’allarme del sistema imprenditoriale. Confapi Matera si rende disponibile a proseguire il confronto sul tema”.
“Quello che chiediamo, infatti – conclude il Presidente De Salvo - è un atto di urgenza che, accorciando i tempi rispetto al significato semantico di transizione energetica, corra velocemente ai ripari prima che il nostro già fragile tessuto imprenditoriale venga irrimediabilmente compromesso. Tagliare la bolletta del gas anche alle imprese avrebbe la conseguenza di salvare centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro”.
Al problema del contenimento del prezzo del gas e del KWh, si aggiunge quello delle fideiussioni sui consumi che le società che vendono l’energia richiedono alle imprese. Infatti, laddove i contratti di fornitura sono in scadenza, per il rinnovo le società fornitrici chiedono fideiussioni bancarie o depositi cauzionali pari almeno all’importo di due bollette tra quelle più alte dell’ultimo anno. Per le imprese energivore ciò significa immobilizzare risorse finanziarie per qualche centinaio di migliaia di euro, cifre insostenibili per aziende già fiaccate da aumenti generalizzati di tutti i fattori produttivi. Anche su questo Confapi Matera ha formalizzato alcune proposte al tavolo tecnico regionale a tale scopo allestito.