Una sinergia attiva per lavorare in rete, contrastare la dispersione scolastica e rispondere alle esigenze del territorio
È stato un incontro ricco di spunti quello che si è svolto qualche giorno fa nella sede di Confapi Industria Piacenza con i referenti di “Piacenza Orienta”, la rete costituita nel 2019 e composta da istituti scolastici ed enti di formazione del territorio con la finalità di condividere azioni mirate di orientamento. A intervenire per Confapi Industria Piacenza sono stati il presidente Giacomo Ponginibbi e il direttore Andrea Paparo: sono stati loro a sottolineare «l’importanza di questo incontro che ci permette di conoscere le attività portate avanti da “Piacenza Orienta” e di proporre delle eventuali iniziative di collaborazione». A delineare i percorsi della rete invece sono stati i professori Federica Morandi e Lorenzo Bosoni.
L’incontro è partito però con un quadro della situazione territoriale: «Un vero e proprio osservatorio scolastico - spiegano Ponginibbi e Paparo - che ci permette di analizzare il contesto locale in riferimento agli istituti tecnici e professionali con riferimento alle iscrizioni alle scuole superiori di secondo grado per il prossimo anno scolastico».
In tutto sono 2.633 le iscrizioni a scuola, di cui 654 da parte di alunni di cittadinanza non italiana: una quota pari al 25% del totale che riconferma l’alta percentuale di alunni stranieri presenti in tutte le scuole piacentine. Ma a emergere è anche un altro dato interessante: il 49% degli iscritti ha scelto di frequentare un liceo contro il 37% che ha optato per un istituto tecnico. Solo il 14% invece ha scelto un istituto professionale.
Fra i licei, a “spopolare” sono innanzitutto gli indirizzi scientifico e delle scienze umane, scelti rispettivamente da 559 e da 360 ragazzi. Il linguistico è stato scelto invece da 166 studenti, mentre fanalino di coda risulta l’indirizzo internazionale/europeo scelto da soli 19 ragazzi.
Venendo invece agli istituti tecnici, 319 studenti hanno scelto l’indirizzo dedicato ad amministrazione, finanza e marketing, mentre 202 hanno optato per in- formatica e telecomunicazioni: in pole position anche gli indirizzi dedicati alla meccanica e all’elettronica, mentre solo 9 sono gli studenti iscritti ai percorsi focalizzati su trasporti e logistica. Per quanto riguarda gli istituti professionali, si riconferma invece il boom dell’indirizzo alberghiero con 97 iscritti, seguito dai 96 iscritti ai servizi commerciali. Fanalino di coda l’indirizzo dedicato ai servizi per la sanità con 32 iscritti.
«Abbiamo evidenziato anche l’indice di occupazione dei diplomati degli istituti tecnici e professionali - fanno notare i vertici di Confapi - ed è interessante vedere come le percentuali siano piuttosto elevate con picchi delll’84 e 92% per i diplomati dell’indirizzo tecnologico dell’Isii Marconi e del Mattei. Addirittura per chi frequenta l’indirizzo industriali del professionale “Leonardo da Vinci” l’attesa per il primo contratto significativo è di soli 70 giorni e il 70% dei diplomati si trova a lavorare in un contesto per cui si è formato».
«Noi lavoriamo in rete da un po’ di anni nell’ottica di un orientamento sostenibile utile a valorizzare le individualità - spiega Morandi - un orientamento che abbassi il tasso di dispersione scolastica, senza trascurare l’esigenza del territorio: anche per questo vogliamo collaborare di più con le realtà locali e l’incontro fatto con Confapi Industria Piacenza va proprio in questa direzione».