Si è svolto ieri, presso la sede di Confapi, il webinar “Codice Appalti: ridare la giusta dignità al mondo imprenditoriale”. All’incontro, organizzato da Confapi Aniem, sono intervenuti il Vicepresidente Aniem Giancarlo Bertelli, il professor Arturo Cancrini e l’avvocato Francesco Zaccone.
Numerose le aziende collegate a testimonianza di un argomento molto sentito dalla categoria e di estrema attualità. Come dichiarato dai relatori intervenuti, l’attuale Codice dei contratti pubblici, risalente al 2016, si è rivelato purtroppo un deterrente per il rilancio di un settore particolarmente colpito dalle crisi degli ultimi anni. Tant’è che per la realizzazione delle principali opere infrastrutturali, è stato necessario introdurre forme di deroga al Codice stesso, principalmente tramite la nomina di Commissari straordinari.
Secondo Cancrini “se si vogliono abbattere gli attuali ostacoli è necessario che il nuovo Codice preveda il superamento del ‘blocco della firma’ che di fatto ha reso vano l’utilizzo del vecchio Codice”. I responsabili del procedimento, in pratica, nell’evidente preoccupazione di incorrere in responsabilità di diversa natura, tendono a rinviare ad oltranza la risoluzione delle problematiche e a firmare il meno possibile, ingessando le procedure di gara e la fase di esecuzione.
Preoccupazione è stata espressa anche in merito ai nuovi poteri sanzionatori che il nuovo Codice dovrebbe attribuire all’Anac, in quanto aumenterebbe il rischio di un ulteriore blocco delle procedure.
Dal webinar è emerso che quello dell’edilizia e delle costruzioni è un settore indubbiamente strategico che contribuisce in modo decisivo ad aumentare la competitività del nostro Paese. Nonostante ciò, però, paradossalmente il settore vive da troppi anni un forte pregiudizio culturale e ideologico. La disciplina sugli appalti e sulle concessioni, al contrario, dovrebbe invece essere strutturata interamente sulla piena concorrenzialità.
Sarebbe estremamente auspicabile che la stesura del nuovo Codice dei contratti pubblici diventasse un’occasione per dare ascolto al sistema delle imprese tramite canali di interlocuzione innovativi, attraverso una politica industriale e non di pubblica sicurezza. Secondo Confapi Aniem il nuovo Codice dovrebbe principalmente essere strutturato: sulla riduzione e qualificazione delle Stazioni appaltanti; sull’attenzione a una corretta e puntuale progettazione volta a garantire alle imprese prezzi remunerativi; sulla responsabilità del risultato, inteso come qualità dell’opera effettivamente eseguita.
“Sarebbe estremamente opportuno – ha sottolineato Giancarlo Bertelli – che l’occasione della stesura del nuovo codice dei contratti pubblici possa essere, finalmente, un’occasione per dare ascolto, senza pregiudizi, al sistema delle imprese per perseguire una maggiore efficienza della spesa pubblica nonché della crescita qualitativa del settore delle costruzioni”.