Caro energia: le proposte di Confapi Matera

Caro energia: le proposte di Confapi Matera

La crisi energetica, che sta creando danni gravissimi alle imprese di tutti i settori e, in modo particolare, a quelle energivore, richiede interventi immediati da parte delle istituzioni competenti per cercare di contenere l’aumento esorbitante dei prezzi di gas e energia elettrica.

La Regione Basilicata ha costituito un tavolo tecnico, che a settembre allargherà anche alle parti sociali, per attivare provvedimenti per le imprese in linea con la normativa sugli aiuti di Stato.

Confapi Matera evidenzia che i problemi da affrontare siano due: il contenimento del prezzo del gas e del KWh e le fideiussioni sui consumi che le società che vendono l’energia richiedono alle imprese.

Circa il prezzo del gas, gli aumenti dovuti alle variazioni di mercato o alle speculazioni rischiano di fare chiudere più di un’azienda, perché al caro bollette si aggiungerà la richiesta di un numero enorme di ore di cassa integrazione e il problema degli insoluti da parte delle aziende che, per non farsi tagliare il gas o l’energia elettrica, avranno difficoltà a pagare i fornitori di beni e servizi.

Quanto alla seconda questione, laddove i contratti di fornitura di gas metano siano in scadenza, per il rinnovo dei contratti le società fornitrici chiedono fideiussioni bancarie o depositi cauzionali pari almeno all’importo di due bollette tra quelle più alte dell’ultimo anno. Per le imprese energivore ciò significa immobilizzare risorse finanziarie per qualche centinaio di migliaia di euro, cifre insostenibili per aziende già fiaccate da aumenti generalizzati di tutti i fattori produttivi.

Confapi Matera, dunque, avanza due proposte, che formalizzerà nei prossimi giorni al tavolo tecnico regionale. L’Associazione chiede che per il pagamento delle bollette si utilizzi un prestito ponte a lungo periodo di ammortamento, di importo pari alla differenza dei costi energetici di quest’anno e dell’anno scorso, coperto da una garanzia pubblica regionale.

Per esempio, la differenza di prezzo tra il 1° settembre di quest’anno e il 1° settembre dell’anno scorso potrebbe essere assorbita da un finanziamento a lungo termine garantito dalla Regione.

Analogamente, la Regione Basilicata, così come ha fatto il Mediocredito centrale durante la pandemia, potrebbe fornire le garanzie fideiussorie per le imprese che devono rinnovare i contratti del nuovo anno termico.

Entrambe le proposte potrebbero risolvere momentaneamente il problema del caro energia, nelle more che la Regione trovi il modo di svincolare gli aiuti alle imprese dalle regole della UE, che a parere di Confapi, dovrebbe valere solo nei periodi ordinari e non certo in questa pericolosa e complessa congiuntura economica.