Il presidente Cristian Camisa ha partecipato questa mattina alla Cabina di Regia per l’internazionalizzazione co-presieduta dai Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e delle Imprese e del Made in Italy presso la Sala Conferenze internazionali della Farnesina: un momento importante che ha visto, per la prima volta, la partecipazione di Confapi come membro permanente. Dal 1° gennaio 2022, con l’entrata in vigore della legge di bilancio per il 2022, la Confederazione è entrata ufficialmente a far parte, infatti, della Cabina di Regia che definisce ogni anno le linee di indirizzo strategico e le azioni in materia di promozione all’estero e internazionalizzazione del sistema produttivo.
Camisa nel suo intervento, dopo aver ringraziato i Ministri Tajani e Urso, ha sottolineato che “non possiamo che condividere l’idea che emerge dalla bozza di documento che noi sosteniamo da tempo, quella di varare, nei vari settori e ambiti dell’internazionalizzazione, politiche e strategie di sistema chiamando alla loro attuazione tutti gli attori in campo, pubblici e privati che siano così come le nostre strutture all’estero. Mai come in questo momento anche nel campo delle politiche industriali nazionali e estere c’è bisogno di procedere uniti e tutti nella stessa direzione”.
Il Presidente ha poi scattato una fotografia sul momento ricordando le criticità vissute dalle imprese. “Ci troviamo ancora ad affrontare tante sfide compresa quella di una guerra alle nostre porte e della scomposizione e ricomposizione degli equilibri geopolitici internazionali. E ancora: i costi dell’energia, delle materie prime e del loro approvvigionamento, le difficoltà della logistica che stanno affaticando il sistema che Confapi rappresenta”.
Poi come già denunciato in questi giorni ha ricordato “l’eventualità di un’ulteriore crisi che potrebbe derivare per tante nostre produzioni dalla carenza dei battery minerals come zinco, litio nichel e cobalto”, ipotizzando anche un eventuale ruolo di Sace come garante di quei metalli importati dalle grandi trading house.
Tra le nuove misure a supporto dell’internazionalizzazione, inoltre Confapi ritiene che sia utile definire linee di finanziamento mirate all’acquisto e/o all’anticipo sull’approvvigionamento delle materie prime come sostegno concreto alle esigenze di liquidità delle piccole e medie industrie. “Sull’importante e strategico tema della finanza agevolata” Camisa ha annunciato di aver “già inviato al MAECI un documento articolato con proposte che possono dare da subito un sostegno concreto alle nostre imprese”. In merito all’opportunità di ricomporre i mercati di riferimento per l’Italia ha poi aggiunto: “Noi come Confederazione ci siamo già mossi in tale direzione, organizzando alla fine del 2021, la seconda edizione del Summit UE- Africa, in presenza a Roma e a Dakar, dove sono stati organizzati più di 300 business meeting online, con la partecipazione di oltre mille imprese europee ed africane che hanno portato all’avvio di proficui scambi commerciali”. Ma non solo “L’impegno del Governo e del mondo associativo deve focalizzarsi anche su quei Paesi con i quali abbiamo relazioni economiche storiche e consolidate. Pochi giorni fa abbiamo partecipato alla Conferenza sui Balcani occidentali che da sempre costituiscono un’area di interesse per le nostre imprese e sui quali occorre operare per rafforzare i rapporti e le opportunità di business”.
“Riteniamo importante – ha detto ancora il Presidente - organizzare missioni di sistema che vedano anche la partecipazione delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori. Ho letto con interesse le azioni e i focus proposti per il 2023. Ci piacerebbe che il nostro sistema sia chiamato a parteciparvi: penso al tavolo Ucraina, alle iniziative in Polonia, in Turchia mercati già esplorati dalle nostre imprese così come alla valorizzazione di filiere produttive nelle quali le nostre imprese giocano un ruolo da protagonista. Si veda il settore agroalimentare, tessile, legno arredo. Importante anche lavorare ad una efficace campagna informativa e di promozione del nostro Made in Italy, attraverso una comunicazione puntuale e attenta”.
In merito all’impegno della Confederazione e agli obiettivi da raggiungere Camisa non ha dubbi: ”Pensiamo che le piccole e medie industrie possano dare un contributo importante, il nostro obiettivo a questo tavolo è quello di cercare di rendere tutte le missioni o le strategie che porremo in essere a misura delle piccole e medie aziende, anche perché spesso si parla dell’importanza che il nostro mondo sia al centro anche dell’attività politica ma poi a volte diventa più semplice confrontarsi con quella che è la grande industria”. Per il Presidente Camisa “solo raccogliendo le istanze che vengono direttamente dal mondo imprenditoriale potremo attivare le giuste azioni e utilizzare al meglio le risorse a disposizione, un esempio virtuoso lo abbiamo dato in epoca post covid: la flessibilità delle nostre aziende ha permesso al sistema Paese di avere i tassi di PIL tra i più alti d’Europa con la percentuale di esportazione delle PMI pari al 48% del totale”. “Per queste ragioni – ha specificato - riteniamo di poter dare un contributo estremante importante. L’auspicio è che ognuno di noi si tolga quella casacca dei legittimi interessi anche delle associazioni e che si possa lavorare tutti insieme: penso veramente che insieme potremo fare un gran lavoro per cercare di sostenere il sistema dell’export e ottenere grandi risultati” ha concluso Camisa.