“Da sempre Confapi Salute, Università e Ricerca difende quelli che sono i criteri professionali, strutturali e competenze che si ritrovano nelle migliaia di strutture private e accreditate in tutta Italia, che ogni giorno tutelano al massimo la salute dei cittadini. Questo ad oggi non avviene nelle farmacie in cui vengono effettuati test ed esami diagnostici, ma dove non ci sono spazi idonei né personale formato e dove manca la responsabilità civile e penale sullo scontrino volante che viene rilasciato al paziente. Vale la pena ricordare, inoltre, che le farmacie sono autorizzate da mere autorizzazioni comunali e che sono prive di tutti quei requisiti obbligatori per le strutture che erogano servizi sanitari con autorizzazione regionale quali ospedali pubblici o privati, ambulatori e poliambulatori presenti sul territorio capillarmente, che costituiscono la vera medicina territoriale. La questione è stata sollevata anche da Milena Gabanelli nella sua ultima Dataroom con un’inchiesta che elenca tutte le criticità di questo sistema e che ci auguriamo possa finalmente accendere i riflettori su un problema serio che tocca da vicino la salute dei cittadini”. Lo dichiara Michele Colaci, Presidente di Confapi Salute, Università e Ricerca.