Sei missioni fondamentali da raggiungere attraverso un ammontare complessivo di fondi pari a 191,5 miliardi di euro. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in questo 2022, entra a tutti gli effetti nel vivo, con l’apertura di bandi e misure che, in rispetto dei princìpi ispirati dall’Unione Europea e dal Next Generation EU, dovranno imprimere una significativa accelerazione in tema di digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, coesione e inclusione e salute. Apindustria Confapi Brescia ed Europartner - società specializzata in finanza agevolata, project management ed advisory creditizio presente a Brescia, Milano e Genova -, con la collaborazione di SIMEST - società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese – hanno organizzato il webinar dal titolo «PNRR: occasioni per le imprese e come coglierle». «La complessa gestazione del PNRR, avvenuta per risollevare i Paesi europei colpiti dalla pandemia, aveva certamente portato un risultato straordinario per l’Italia e lo stanziamento di fondi senza precedenti – ha affermato il presidente di Apindustria Confapi Brescia, Pierluigi Cordua, in apertura dei lavori -. A quel terremoto per la nostra economia, oltre che per la nostra società, è seguita la crisi della guerra in Ucraina e le sue pesanti conseguenze sui mercati. Lo scenario è certamente cambiato dal varo del PNRR, la crescita del Pil del nostro Paese non rispetterà le attese, come anticipato, ad esempio, dai tagli previsionali di S&P. Possibile, anche, che lo stesso PNRR possa subire variazioni e reinterpretazioni per rispondere alle urgenze che sono insorte. Ma resta uno strumento centrale per il nostro sistema Paese. Lunedì, ad esempio, sono partiti gli avvisi per la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni locali, in vista dell'avvio dei progetti nell'estate 2022. Incontrovertibile come, senza questi fondi eccezionali, progetti di queste dimensioni, oltre che strategici per il nostro Paese, non avrebbero potuto vedere la luce». Europartner, per voce degli Advisor Stefano Vescia e Federico Cerati, ha esposto le caratteristiche principali di tre misure: Fondo nazionale per l’Imprenditoria femminile, Industry 4.0 e Patent Box. «Le imprese utilizzatrici di fondi sono in costante crescita – ha affermato l’Ad di Europartner Enrico Viganò -. I fondi Simest, ad esempio, nel 2021 hanno visto un incremento sull’anno precedente del 115%. Inoltre, delle 11mila imprese assistite da SIMEST, il 96% è composto da Pmi». Oltre ai fondi per l’internazionalizzazione, grande attenzione è rivolta all’innovazione dei processi. «Lo stesso esponenziale aumento – ha continuato Viganò - si è registrato per i fondi impiegati del piano Industry 4.0: le aziende che ne hanno beneficiato sono passate dalle 8.173 del 2016 alle quasi 40mila del 2019. E dal 2021, i fondi sono erogati a valere sulle provviste del PNRR. E, infine, rispetto alle misure di Invitalia, suggestivi altri numeri: sono 13.810 le nuove imprese create con i suoi fondi; 1.306 le start up innovative finanziate sul Bando Smart & Start; 208 i grandi investimenti finanziati con i Contratti di Sviluppo; 7,4 miliardi di euro attivati a favore del sistema economico/imprenditoriale italiano. Alla luce di questi numeri, più che mai evidente come la competitività delle imprese, in particolare quella delle Pmi, passi da questi strumenti, fondamentali per la crescita».
«SIMEST supporta le imprese nel loro percorso di internazionalizzazione in tutte le fasi necessarie a questo processo – ha dichiarato Federica Ingrosso, Professional Indirect Channels di SIMEST -. I finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione, l’operatività di SIMEST che nell’ultimo biennio ha riscosso l’interesse da parte di migliaia di aziende, sono tornati disponibili dal 28 ottobre 2021 grazie alle risorse del PNRR, ma in una forma completamente rivista, proprio in linea con i principi del Piano. L’obiettivo è quello di stimolare la transizione verso le linee direttrici della digitalizzazione e della sostenibilità tramite i tre strumenti disponibili: transizione digitale ed ecologica, e-commerce e partecipazione a fiere e mostre. Un’imperdibile opportunità per tutte quelle imprese che vogliono rafforzare la loro competitività a livello internazionale».