L’analisi del presidente Ponginibbi: prorogati i sostegni agli investimenti, ma nel Piacentino oltre metà dei profili tecnici è introvabile
La Legge di Bilancio è uno dei provvedimenti più importanti dell’anno, perché stabilisce come varierà il bilancio dello stato nell’anno successivo, cioè come cambieranno la spesa pubblica e le tasse: nelle prossime settimane è attesa alla Camera per l’avvio dell’iter parlamentare, ma dalle anticipazioni contenute nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza emerge un quadro di sostanziale continuità sulle misure a sostegno delle imprese, anche se restano alcuni nodi critici per il tessuto produttivo piacentino. Vediamo quali sono.
Lavoro e cuneo fiscale: misure confermate La manovra conferma anche per il 2026 gli interventi di riduzione del cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti. Le misure agiscono sul reddito netto in busta paga attraverso strumenti fiscali già in vigore, come detrazioni e indennità, secondo quanto previsto dalla normativa e chiarito dall’Agenzia delle Entrate.
« È una conferma importante commenta il presidente di Confapi Industria Piacenza Giangiacomo Ponginibbi - ma per le nostre imprese il vero problema resta la difficoltà nel trovare personale qualificato. Il mercato del lavoro locale fatica a soddisfare la domanda di competenze tecniche richiesta dal sistema produttivo».
Investimenti e innovazione: incentivi presenti, ma con perimetro definito Sul fronte degli investimenti, restano attivi gli incentivi per l’acquisto di beni strumentali destinati ai processi produttivi, secondo le modalità stabilite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le agevolazioni sono soggette a regole precise, limiti temporali e obblighi di comunicazione, che richiedono un’attenta pianificazione da parte delle imprese.
Per le soluzioni digitali e software, il perimetro degli incentivi risulta più circoscritto rispetto al passato, rendendo necessaria una valutazione puntuale dei requisiti e delle tempistiche.
« Le nostre aziende hanno investito molto in automazione e innovazione - spiega Ponginibbi - ma oggi più che mai serve stabilità normativa. Regole chiare e prevedibili sono essenziali per programmare gli investimenti ».
Energia: una criticità strutturale Sul tema dell’energia, la Legge di Bilancio non introduce misure strutturali in grado di incidere in modo stabile sui costi sostenuti dalle imprese. Per un territorio a forte vocazione industriale come Piacenza, il costo dell’energia continua a rappresentare un fattore critico per la competitività.
«Senza interventi di medio periodo su efficienza energetica e autoproduzione - avverte il presidente di Confapi - le imprese continueranno a subire una pressione sui costi che limita la capacità di investimento».
Credito, ok al Fondo di Garanzia Buone notizie sul fronte dell’accesso al credito: viene confermato il ruolo del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese, strumento che facilita l’accesso al credito attraverso la copertura pubblica del rischio sui finanziamenti bancari. In una fase di maggiore prudenza del sistema bancario, il Fondo resta un elemento fondamentale per sostenere investimenti e liquidità, pur in presenza di criticità operative legate ai tempi di istruttoria. Lo strumento è stato fondamentale nella fase post-Covid e resta cruciale.
Formazione e competenze: il nodo principale Il tema più critico per il sistema produttivo piacentino resta quello delle competenze. Secondo i dati del sistema informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere, una quota superiore al 50 per cento delle figure professionali ricercate in provincia di Piacenza risulta di difficile reperimento, con particolare riferimento ai profili tecnici specializzati.
«Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è oggi l’emergenza più concreta - denuncia Ponginibbi - senza un rafforzamento strutturale della formazione tecnica e dei percorsi professionalizzanti, le politiche su lavoro, innovazione ed energia rischiano di non produrre effetti duraturi».
Fiscalità sul lavoro: segnali positivi ma parziali La manovra prevede una riduzione della seconda aliquota Irpef e una tassazione agevolata dei premi di produttività per il biennio 2026–2027. Si tratta di interventi che vanno nella direzione di sostenere il reddito da lavoro, ma che non incidono direttamente sui fattori strutturali di competitività delle imprese.
Una sfida ancora aperta
« Nel complesso - conclude Ponginibbi - la Legge di Bilancio 2026 conferma alcune direttrici fondamentali di politica economica. Per le piccole e medie imprese piacentine, tuttavia, la sfida resta quella di trasformare misure di breve periodo in una strategia di sviluppo duratura, fondata su lavoro qualificato, investimenti produttivi, energia sostenibile e accesso al credito».