JOB&Orienta - Salone Orientamento Scuola Formazione Lavoro allestito presso i padiglioni di Veronafiere – ha ospitato la premiazione della quarta edizione di «Storie di Alternanza», iniziativa nazionale promossa da Unioncamere e dalle Camere di Commercio italiane con l’obiettivo di valorizzare e dare visibilità ai racconti multimediali dei progetti di alternanza e apprendistato ideati, elaborati e realizzati dagli studenti.
Con gli interventi del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, l’edizione 2021 ha visto il successo del progetto «Dalla mente alle mani: l’esperienza al centro stampa» (qui il videoclip premiato) realizzato dal centro “Artigianelli” di A.F.G.P. Associazione Formazione Giovanni Piamarta, associata Apindustria Confapi Brescia. Il videclip vincitore documenta l’esperienza di tirocinio di uno studente al quarto anno del corso Tecnico Grafico, maturata all’interno del Centro Stampa Quotidiani spa di Erbusco.
«Il premio di oggi è semplicemente l’esito di una cultura del lavoro che il nostro ente promuove da oltre cento anni nel solco del fondatore San Giovanni Battista Piamarta – afferma Giuseppe Raineri, direttore generale AFGP Associazione Formazione Giovanni Piamarta e consigliere di Apindustria Confapi Brescia con delega alla formazione e ai rapporti con università e scuola -; l’elemento valoriale della dignità del lavoro è tutt’oggi integro e rappresenta un bisogno conclamato nel mondo imprenditoriale nel quale il mismatch più grande è quello delle competenze trasversali. Le imprese cercano consapevolezza, motivazione e dedizione nei giovani da inserire. Dal mio osservatorio, confortato delle evidenze fornite dal centro studi di Apindustria Confapi Brescia e Confapindustria Lombardia, posso solo ribadire quanto il tema occupazionale non sia meramente un incrocio tra domanda e offerta, ma come sia complesso alimentare l’occupazione in un tessuto di PMI senza un lavoro di qualificazione in termini di soft-skills dei giovani e delle risorse umane in generale». La storia dello studente protagonista del cortometraggio «è una delle tante che, grazie ad uno sforzo educativo enorme, i nostri formatori riescono ancora oggi a rendere possibile nonostante una società che veicola ai giovani messaggi avversi al lavoro. Da un lato quello buono, fatto di sicurezza e dignità, che si accorge tardivamente dell’importanza della filiera professionalizzante. Lo fa partendo, tra l’altro, dagli ITS, ultimo elemento di una catena. Alla base si trovano la formazione professionale e l’alternanza scuola lavoro, promosse - come diceva Padre Piamarta – “dell’intelligenza delle mani””. È un paradosso che in un Paese di straordinari imprenditori, la formazione al lavoro sia, nel retaggio comune, un percorso di serie B. Brescia e Bergamo nel 2023 saranno capitali della cultura: il lavoro è sicuramente un segno distintivo della cultura di questi territori. L’augurio è che si riesca a riaffermarlo su scala nazionale».