Il Presidente di Confapi Napoli e Delegato nazionale per la Zes di Confapi, Raffaele Marrone, è intervenuto questa mattina al convegno “Zes Unica e opportunità di sviluppo per le imprese del Mezzogiorno svoltosi nella sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro a Roma.
“Lo stanziamento dei fondi – ha detto Marrone – rappresenta un passo importante che consentirà alle imprese di ottenere un reale sostegno per l’acquisto di macchinari o terreni con l’obiettivo più grande di attrarre economie nuove, per lo sviluppo e la crescita delle regioni del Sud. La procedura prevede la comunicazione all’Agenzia delle entrate dell’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024. L’investimento minimo è di 200mila euro fino ad un massimo di 100 milioni. Questa specificazione sottolinea l'ampio range di investimenti che possono beneficiare del credito d’imposta, rendendolo accessibile sia a piccole che a grandi imprese”.
Per Confapi “un aspetto cruciale di questa misura riguarda l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile che è pari a quello richiesto moltiplicato per la percentuale resa nota con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni, quindi entro il 22 luglio. La percentuale in questione verrà calcolata rapportando il limite complessivo di spesa, pari a 1,8 miliardi, all’ammontare dei crediti d’imposta prenotati. Si tratta di una misura che non condividiamo in quanto laddove l’ammontare delle richieste dovesse esprimere un fabbisogno finanziario superiore alla dotazione prevista, si procederebbe a un riparto che, di fatto, condiziona gli investimenti industriali e comporta una riduzione degli aiuti. Questa prospettiva potrebbe limitare l'efficacia degli incentivi e ridurre l'entità degli investimenti che le imprese possono realizzare”.
“Per evitare che questa situazione comprometta le promesse di rilancio del territorio e di crescita del Sud – ha aggiunto Marrone - riteniamo necessario ampliare la dotazione finanziaria, altrimenti si rischia di vanificare le promesse di rilancio del territorio e di crescita del Sud. Un aumento dei fondi disponibili permetterebbe di soddisfare tutte le richieste di credito d’imposta, assicurando che ogni progetto di investimento possa beneficiare pienamente dell'incentivo previsto.
In conclusione, la Zes Unica rappresenta una significativa opportunità per le imprese del Mezzogiorno, ma per sfruttare appieno il suo potenziale è essenziale che le autorità considerino attentamente le dinamiche della domanda e la sufficienza della dotazione finanziaria. Solo così – ha concluso - si potrà garantire un vero rilancio economico delle regioni del Sud Italia, sostenendo lo sviluppo industriale e creando nuove opportunità di crescita”.