Avviata da Confapi Industria. E il Gruppo Giovani in campo per raccolta di materiali
Anche Confapi Industria Piacenza si mette al fianco delle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna. L’associazione guidata da Giacomo Ponginibbi ha infatti avviato una raccolta fondi sensibilizzando gli imprenditori associati ad aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione. E lo stesso ha fatto anche il Gruppo Giovani Industriali dell’associazione.
“Davanti alle terribili immagino della devastante alluvione che ha coinvolto parte della nostra regione, anche noi abbiamo deciso di promuovere una raccolta fondi – spiega Ponginibbi – l’obiettivo è quello di sostenere i territori colpiti dai gravi effetti degli allagamenti in modo da dare un aiuto concreto ai progetti di ricostruzione e messa in sicurezza. Per farlo abbiamo attivato un conto corrente dedicato a cui è possibile effettuare un versamento volontario”.
L’iban è IT 27 E 07072 12603 000000730943 e la causale “Donazione alluvione Emilia-Romagna”. Da ricordare è che i versamenti per tale fine sono fiscalmente deducibili.
Da sempre comunque l’associa-zione promuove, tra le varie attività, iniziative benefiche e di raccolta fondi. Non è la sola dato che anche il Gruppo Giovani Industriali di Confapi Industria Piacenza si è attivato: la realtà guidata dal presidente Gianluca Poggioli ha incentivato un supporto materiale di attrezzature utili ma soprattutto si è messa a disposizione per coordinare la raccolta.
“Il comune di Faenza, uno dei più colpiti dalle alluvioni, ha aperto un form online per le messe a disposizioni di materiali e alloggi – si legge nell’appello lanciato da Francesco Mangia del Gruppo Giovani - se qualcuno ha a disposizione materiale utile come generatori a gasolio, pompe sommerse, pale gommate e gru e volesse metterlo a disposizione dell’emergenza, noi ci prenderemmo in carico di coordinare la raccolta e di organizzarne il trasporto in accordo con le autorità locali per evitare sovrapposizioni e aiuti “in ordine sparso”. Possiamo anche prevedere un piccolo “fondo” per acquistare il materiale che ci chiederanno. La nostra è una richiesta preventiva di disponibilità per poterci presentare con mezzi e uomini in una situazione difficile e fare quello che, a parti inverse, sono sicuro che i nostri amici romagnoli farebbero con noi”.