Sostenibilità, due PMI su tre la considerano un valore aggiunto per il proprio business Lo osserva un’indagine realizzata dal Centro Studi Apindustria Confapi Brescia

Sostenibilità, due PMI su tre la considerano un valore aggiunto per il proprio business Lo osserva un’indagine realizzata dal Centro Studi Apindustria Confapi Brescia

Il 67% delle PMI adotta processi specifici di riduzione o recupero degli scarti di lavorazione. Il 48% ha rinnovato edifici, infrastrutture o macchinari per incidere positivamente sulla loro sostenibilità e un ulteriore 24% opererà in questa direzione. A registrarlo è il focus sulla sostenibilità in azienda realizzato dal Centro Studi Apindustria Confapi Brescia attraverso un questionario a un campione rappresentativo di 100 imprese associate, in gran parte del settore metalmeccanico. Il tema del risparmio energetico è ovviamente al centro dell’attenzione: l’illuminazione a led è patrimonio consolidato del 72% delle imprese, la presenza di impianti fotovoltaici riguarda (o lo sarà a breve) circa la metà delle PMI. Per quanto riguarda i processi di gestione caratteristica, il 65% degli intervistati considera la sostenibilità un valore aggiunto nelle fasi progettuali e di realizzazione del prodotto, ed una identica percentuale sottolinea l’impegno nel controllo dei consumi energetici. Il 38% degli intervistati acquista energia da fonti rinnovabili (e un altro 25% lo farà). Minore il numero di imprese che adotta piani di riduzione delle emissioni di CO2 (24%, ma un altro 20% ha intenzione di muoversi in tale direzione nel prossimo futuro). Le imprese - osserva il focus - dimostrano inoltre particolare attenzione allo sviluppo di relazioni di fornitura sostenibili. L’82% dà priorità, se possibile, ai fornitori locali. Poco meno del 50% considera anche i fattori sociali ed ambientali nella scelta dei fornitori, oltre il 40% privilegia l’acquisto di materie prime sostenibili. In generale, il 35% delle imprese sottolinea una forte relazione di causa effetto tra il fattore sostenibilità e le dinamiche del proprio business. Un 26% ritiene invece minima o bassa la capacità del tema sostenibilità di impattare sul business. Per quanto riguarda i dipendenti, il 73% degli intervistati fa partecipare i propri collaboratori a corsi di formazione retribuiti, un altro 18% lo farà a breve. Sei imprese su dieci informano inoltre regolarmente il proprio organico circa l’andamento dell’impresa. Quasi tre imprese su quattro hanno infine almeno una certificazione. Il codice di condotta è presente in un’impresa su due, un altro 12% lo avrà a breve. «Dallo studio emergono elementi positivi e la sensazione che per molte PMI il tema della sostenibilità sia oramai un aspetto imprescindibile della propria attività - afferma Pierluigi Cordua, presidente di Apindustria Confapi Brescia -. Importante non solo per questioni ambientali ma anche sociali, nei confronti dei dipendenti e del territorio in cui opera. Non è tuttavia tutto oro ciò che luccica: no ad imposizioni drastiche dall’alto, soprattutto nel settore automotive, ma piuttosto transizioni graduali e ben ragionate, che tengano conto del contesto economico. Ricordiamoci che siamo dei player industriali globali. Segnaliamo infine un quadro normativo collegato a questi temi che potrebbe aumentare la burocrazia e gli adempimenti per le nostre aziende».