Grande interesse e soprattutto attenzione ieri sera al Planetario Città di Lecco per l’evento organizzato da ApiTech, la pmi innovativa di Api Lecco Sondrio e Digital Innovation Hub di Confapi, dal titolo: “L’intelligenza artificiale entra in officina. Sentiamo parlare di intelligenza artificiale e ChatGPT ma come cambieranno il mondo del lavoro?”.
Circa cinquanta persone, tra imprenditori e privati cittadini, hanno ascoltato gli esperti di questa materia discutere sugli aspetti tecnici, etici e legislativi relativi a queste grandi novità che molto probabilmente stravolgeranno le nostre vite nel prossimo futuro.
Ha aperto il seminario Carlo Antonini, referente scientifico di ApiTech, che ha introdotto la serata illustrando come già l’intelligenza artificiale sia presente nelle nostre aziende: “Le nostre imprese sono fortemente innovative – spiega – molto spesso innovano su richiesta di clienti. Come ApiTech siamo presenti da anni sul territorio supportando le associate ad Api nei loro processi di crescita sotto ogni aspetto”.
Giovanni Todeschini, amministratore delegato di Todema, azienda di Cesana Brianza (Lecco) scelta lo scorso anno dal Ministero tra le dieci imprese più innovative che hanno rappresentato l’Italia a Expo Dubai, ha raccontato la storia della sua azienda e illustrato una case history di applicazione dell’intelligenza artificiale: “Noi siamo partiti negli Anni 60 come azienda metalmeccanica – racconta – poi siamo cresciuti e abbiamo fatto dell’innovazione, della ricerca, del riuscire a trovare soluzioni impossibili per i clienti il nostro core business. Collaboriamo da anni con le università e con ApiTech; abbiamo realizzato un simulatore molto utile per la costruzione delle automobili e da noi è già realtà l’intelligenza artificiale applicata al settore sanitario. Abbiamo realizzato questo robot che permette di evitare sprechi e velocizzare all’interno degli ospedali la distribuzione dei farmaci ai pazienti. Il robot riconosce il farmaco dal blister e taglia solo le pillole necessarie, riuscendo così a riutilizzare il resto del blister che altrimenti andrebbe buttato”.
A seguire si è discusso di ChatGPT, del suo potenziale e dei suoi limiti attuali: “Come per qualsiasi strumento tecnologico il problema non sta nello strumento, ma nell’utilizzo che ne facciamo - spiega Gabriella Pasi professoressa ordinaria del Dipartimento di informatica, sistemistica e comunicazione dell’Università Bicocca di Milano -. ChatGPT è stata resa pubblica senza pensare ai problemi che avrebbe potuto generare senza regole di riferimento, giustamente il Garante della Privacy ha messo uno stop per affrontare e dare un indirizzo preciso per l’utilizzo di questo software, ma soprattutto per tutelare i cittadini. Andrà fatta tanta educazione prima di poter usare questo mezzo, soprattutto tra i giovanissimi e il Governo dovrà essere in prima linea per far comprendere come utilizzare correttamente questo strumento”.
Il professore e avvocato Luca Boggi ha concluso discutendo degli aspetti legislativi dell’intelligenza artificiale: “Si sta lavorando a livello europeo per avere una norma chiara e precisa che regolamenti queste novità. E’ importantissimo agire a questo livello perché sono strumenti utilizzati in tutta Europa, molto probabilmente entro un anno avremo un regolamento europeo chiaro. Si sta andando verso la classificazione dell’intelligenza artificiale in tre livelli: intelligenza artificiale approvata bollino verde, potenzialmente pericolosa bollino arancione e fortemente pericolosa bollino rosso vietata”.
L’evento si è chiuso con i partecipanti e i relatori del seminario che hanno assistito all’osservazione in cupola grazie al Gruppo Astrofili Deep Space del Planetario Città di Lecco.