È stato rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Unionmeccanica Confapi, che si applica alle lavoratrici e ai lavoratori addetti alla piccola e media industria metalmeccanica, orafa e alla installazione di impianti.
L’intesa, sottoscritta con le Organizzazione Sindacali, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, è in vigore dal 1° giugno 2021 e scadrà il 31 dicembre 2024. “Il Contratto Unionmeccanica Confapi – commenta il Presidente della Sezione Unionmeccanica di Confapi Matera, Damiano Cosola – riguarda circa 40mila piccole e medie imprese industriali e manifatturiere del settore metalmeccanico, distribuite su tutto il territorio nazionale e interessa oltre 420.000 lavoratori. Nella provincia di Matera il CCNL si applica a circa 200 imprese per 4500 lavoratori”.
La responsabile dell’Ufficio Relazioni Sindacali di Confapi Matera, Vitalba Acquasanta, evidenzia che, oltre a un aumento della paga base, il nuovo CCNL disciplina istituti come il contratto a tempo determinato, il cambio d’appalto, il lavoro agile, la banca ore per il lavoro straordinario.
Di particolare rilievo sono gli istituti della bilateralità, con la sanità integrativa e gli strumenti di welfare. Con le politiche nazionali tese a ridurre sempre più il sistema del welfare dal lato della previdenza pubblica, la bilateralità affidata alla contrattazione collettiva assume un ruolo sempre più importante. Essa, infatti, grazie a procedure snelle e a un’organizzazione sostenibile e altamente informatizzata, riesce a garantire quelle prestazioni che il sistema pubblico tende a diradare. La bilateralità contrattuale, dunque, riveste la funzione sociale di soccorrere in maniera sussidiaria il sistema del welfare pubblico. Un esempio eclatante si ha nel settore della sanità.
Il CCNL Unionmeccanica, inoltre, disciplina anche la formazione continua dei lavoratori, essenziale per le aziende e diritto soggettivo imprescindibile per i dipendenti. Infine, viene introdotto un nuovo articolo sulle misure per le donne vittime di violenza di genere, una norma di civiltà che riconosce l’importanza che nei luoghi di lavoro i rapporti tra azienda e dipendenti e tra i dipendenti medesimi siano ispirati ai principi di comune convivenza civile e di rispetto reciproco, nonché al rispetto della professionalità e dei diritti della persona.