“PARITÀ DI GENERE NELLE IMPRESE FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO”

“PARITÀ DI GENERE NELLE IMPRESE FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO”

gruppo delle donne imprenditrici di Confapi Industria Piacenza, all’auditorium Sant’Ilario nel pomeriggio del 23 novembre. A intervenire, in una tavola rotonda coordinata dalla giornalista Elisabetta Paraboschi, la Ceo di Sargomma srl e presidente di Apid Torino Brigitte Sardo e l’amministratrice di QualitàXCompetere e delegata di ConfapiD alla Commissione per la redazione della prassi di riferimento Uni 125:2022 Claudia Franceschelli. A loro è stato dato il compito di presentare la certificazione della parità di genere – assegnata a aziende che adottano politiche e pratiche volte a promuovere la parità di genere in ambito lavorativo – ma anche di porre l’attenzione al cambiamento fondamentale nei modi di pensare e nelle prospettive dominanti all’interno della società.

Un ruolo fondamentale, quello delle donne nel mondo imprenditoriale, sottolineato nei saluti iniziali dal presidente Confapi Industria Piacenza Giacomo Ponginibbi, e dal presidente nazionale Confapi Cristian Camisa, attraverso un video messaggio. L’assessore regionale Barbara Lori ha ricordato come il sostegno all’imprenditorialità femminile sia una misura consolidata per l’Emilia Romagna, con lo stanziamento di 7 milioni e 200mila euro di fondi europei, erogati attraverso bandi e altre misure di intervento. Anche l’assessore al Welfare del Comune di Piacenza, Nicoletta Corvi, ha ribadito l’impegno delle istituzioni locali per sostenere il protagonismo femminile in ambito imprenditoriale. “La promozione parità di genere è un requisito imprescindibile per lo sviluppo” afferma la presidente di ConfapiD Piacenza Barbara Boselli, insieme a Sara Brugnoni, già presidente Confapid ora alla guida del gruppo Unigec. “Tra le nostre qualità professionali c’è quella di saper passare da un ruolo all’altro, come avviene anche nella vita personale” ha detto Brugnoni, che ha partecipato attivamente ai tavoli di lavoro che hanno portato alla certificazione della parità di genere.

L’iter è stato ripercorso dalle protagoniste del convegno: il percorso è iniziato nel luglio 2020, per mettere a punto, ricorda Brigitte Sardo, una norma che non esisteva, mettendo a confronto le voci e le istanze delle imprese insieme alle associazioni di categoria. Il confronto è nato all’interno di Inclusione Donna, una rete di 67 di realtà attive nel campo dei diritti delle donne. Il lavoro è proseguito velocemente: il tavolo di confronto si è riunito nel maggio 2021 e a marzo 2022 si è arrivati alla definizione della prassi della certificazione. “Questa misura si inserisce – continua Claudia Franceschelli – nel contrasto alla discriminazione, un obiettivo che siamo riusciti a raggiungere grazie alla collaborazione tra aziende, associazioni di categoria e Ministero delle Pari Opportunità. Dall’Unione Europea, che non a caso ha stanziato ingenti risorse come ricordato dall’assessore regionale, era infatti arrivato un forte richiamo all’Italia per il non rispetto della parità di genere, sia sul fronte dell’empowerment femminile e dello sviluppo dell’imprenditoria femminile. Da qui la necessità di andare a intervenire direttamente sui contesti lavorativi, dove vengono assunte le scelte per le assunzioni, le stabilizzazioni e le opportunità di carriera”. Le conclusioni del convegno sono state affidate a Gianluigi Tedesco, responsabile risorse umane e socio fondatore di Metronotte Piacenza, chiamato a delineare l’esperienza di certificazione dell’azienda piacentina.