OPENDAY DI CONFAPI: GLI STRUMENTI PER LA BILATERALITÁ UN OPPORTUNITÁ ANCHE PER LE IMPRESE

OPENDAY DI CONFAPI: GLI STRUMENTI PER LA BILATERALITÁ UN OPPORTUNITÁ ANCHE PER LE IMPRESE

«Confapi crede nella bilateralità non da oggi, ma da anni. Siamo forse l’unica associazione di categoria in Italia che sull’argomento ha sempre mantenuto una posizione coerente e di dialogo con le parti sindacali. Lo dimostra la nostra storia e gli atti compiuti, che nel mondo del lavoro sono di fatto i contratti nazionali, che noi abbiamo sempre sottoscritto con le sigle sindacali riconosciute. Questo ci ha permesso di dare ai nostri associati, ma anche ai loro dipendenti, risposte in grado di superare nel tempo anche le più grandi difficoltà». Questo in sintesi è stato l’intervento che il presidente nazionale di Confapi Maurizio Casasco ha tenuto giovedì 28 novembre, a Malpensafiere, davanti a una buona platea di imprenditori e durante l’Open day organizzato da Confapi Varese.

Durante la giornata sono stati organizzati momenti di approfondimento, di riflessione e di confronto sulle tematiche del lavoro in provincia di Varese e in modo particolare sugli strumenti della bilateralità, un’opportunità per i lavoratori, ma anche per imprese e imprenditori.

La mattina è stata dedicata a eventi seminariali dove professionisti e imprenditori hanno potuto mettere in gioco competenze, esperienze concrete, ma anche acquisire nuove conoscenze in tema di sicurezza (con anche una dimostrazione pratica) e sulle normative delle merci del settore tessile. Altri due temi di grande attualità per le imprese del territorio affrontati nei workshop sono stati quello relativo al passaggio generazionale, momento organizzato e promosso dai giovani imprenditori di Confapi Varese, che hanno giocato un ruolo da protagonisti nell’organizzazione dell’Open Day e quello sul recupero delle aree dismesse, altra grande sfida alla quale sono chiamati gli imprenditori, ma anche i livelli istituzionali territoriali e sovra-territoriali. Si è parlato anche di contratti di lavoro nazionali di categoria, in particolare quello dell’Unigec-Unimatica, che è stato rinnovato lo scorso anno. Ultimo, (ma non ultimo) l’innovazione e la stampa in 3d hanno avuto uno spazio importante durante la mattinata.

La seconda parte dell’Open day è stata invece totalmente dedicata alla bilateralità, tema che Confapi reputa strategico nel rapporto tra associazioni datoriali, imprese, parti sindacali e lavoratori. Dal confronto, al quale hanno partecipato il presidente di Confapi Varese Marco Tenaglia e i segretari generali territoriali Umberto Colombo (Cgil); Roberto Pagano (Cisl) e Antonio Massafra (Uil) è emersa da un lato l’importanza di questi strumenti, dall’altro l’esigenza di mettere in campo un’importante promozione di informazione sull’esistenza di tali opportunità. «Che – ha sottolineato il presidente Tenaglia – rappresentano certamente una risposta ai bisogni dei lavoratori, ma anche un plus per le aziende che le promuovono. Sfruttare appieno gli strumenti della bilateralità significa incidere sul benessere e sulla tranquillità dei dipendenti. E così ottenere un attaccamento e un rendimento migliore che diventa un vantaggio per chi fa impresa. Anche perché questi strumenti, non dimentichiamolo, sono previsti dai contratti nazionali e sarebbe quindi miope non sfruttarli». Sulla bilateralità hanno portato il loro importante contributo i rappresentanti di Ebm, Ebm Salute, Enfea Salute ed Enfea che in collaborazione con Confapi ha organizzato la giornata congressuale.

A moderare gli interventi, ma anche a portare il contributo sul tema dell’associazione qui a Varese è stato il direttore generale di Confapi Varese Piero Baggi.

La giornata si è conclusa con una parentesi di benessere: a condurre una vera e propria lezione per sconfiggere uno dei problemi che affligge molti lavoratori, ovvero la sedentarietà, è stato Max Monaco, motivationl coach, che porta il suo programma nelle aziende e nel mondo dello sport, tanto che è stato anche il mental coach della campionessa paralimpica Annalisa Minetti. Monaco, nella sua lezione ha saputo coinvolgere l’intera platea.