La crisi russo-ucraina danneggia le imprese locali

La crisi russo-ucraina danneggia le imprese locali

Confapi Matera chiede alla Regione di intervenire con un fondo ad hoc

 

Gli effetti della crisi russo-ucraina stanno coinvolgendo le imprese locali, con danni particolarmente gravi per quelle che lavorano con i due mercati dell’est europeo.

Il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, evidenzia che gli scambi commerciali tra le aziende della provincia di Matera e la Russia e l’Ucraina sono abbastanza rilevanti, soprattutto per quanto riguarda l’agroalimentare e il mobile imbottito, per cui il pacchetto di sanzioni internazionali porterà a un crollo dell’export, aggravato dalla crisi del rublo e dalla perdita di potere d’acquisto dei consumatori.

Il presidente De Salvo ha riunito d’urgenza i presidenti delle Sezioni maggiormente coinvolte, Autotrasporto, Legno Arredamento e Agroalimentare, perché, dopo il risultato ottenuto a livello nazionale con lo stanziamento di 80 milioni di euro a sostegno delle imprese dell’autotrasporto, si prendano idonee iniziative anche a livello regionale.

Leonardo Santantonio, presidente della Sezione Trasporti, pur riconoscendo che le intese nazionali stanno riducendo la protesta sulle strade, ha evidenziato che il problema del settore resta inalterato e ulteriori aumenti del carburante potrebbero fare peggiorare la situazione. Ha auspicato, quindi, interventi aggiuntivi per un comparto duramente provato dalla crisi.  

Luca Colacicco, presidente della Sezione Unital - Legno Arredamento, si è detto molto preoccupato per quelle aziende del settore che producono divani di alta qualità e che vendono la maggior parte dei prodotti proprio in Russia e Ucraina, dove esiste una grande richiesta di salotti di alta gamma. Inoltre, al blocco dei mercati, causato dalle tensioni internazionali, si aggiungono i ritardi con cui pelli, fusti e gomma pervengono alle aziende, mentre, di contro, i magazzini sono pieni di divani pronti per essere spediti.  

Il presidente della Sezione Unionalimentari, Raffaele Nicoletti, ha sottolineato le ripercussioni immediate per il settore, in particolare gli smisurati aumenti dei prezzi di diverse materie prime, come grano e amidi, già sottoposti a tensioni, la carenza di disponibilità di materie prime, che porterebbe in casi estremi a fermare la produzione, gli aumenti dei prezzi di prodotti finiti di prima necessità come pasta e pane.

Confapi Matera, quindi, ha deciso di chiedere alla Regione Basilicata, con una proposta che sarà formalizzata nei prossimi giorni, l’istituzione di un fondo di emergenza, finanziato con l’extra-gettito delle royalties del petrolio, per sostenere le aziende dei settori più colpiti dalla crisi internazionale, attraverso modalità rapide e con la burocrazia ridotta all’essenziale.

“Per non lasciare sole le imprese in questo momento particolare – ha precisato Massimo De Salvo – chiederemo alla Regione di affiancare al fondo un’apposita task force composta anche dalla Associazioni imprenditoriali, perché questa emergenza va affrontata con un ampio coordinamento”.

“Come Associazione – spiega il presidente De Salvo – stiamo gestendo una fase molto delicata. Infatti, all’aumento dei costi energetici e delle materie prime, negli ultimi giorni si è aggiunta la protesta degli autotrasportatori che, pur condivisibile nei contenuti, provoca ritardi nelle forniture di materie prime alle aziende manifatturiere. Adesso le sanzioni internazionali contro la Russia si ripercuoteranno contro di noi, causando un crollo dell’export e un aumento incontrollato dei costi energetici.

“La crisi russo-ucraina – ha concluso il presidente di Confapi Matera – arriva proprio mentre le nostre imprese, superata la fase pandemica, si apprestano a effettuare importanti investimenti per rafforzare le produzioni e riqualificare gli asset aziendali”.