L’ECONOMIA PADOVANA VERSO IL 2022: SEGNALI POSITIVI DA PRODUZIONE ED EXPORT. CONFAPI: «GUARDIAMO AL FUTURO CON FIDUCIA AUSPICANDO L’INTRODUZIONE DELL’OBBLIGO VACCINALE»

L’ECONOMIA PADOVANA VERSO IL 2022: SEGNALI POSITIVI DA PRODUZIONE ED EXPORT. CONFAPI: «GUARDIAMO AL FUTURO CON FIDUCIA AUSPICANDO L’INTRODUZIONE DELL’OBBLIGO VACCINALE»

Il Castello di San Pelagio ha ospitato il tradizionale incontro natalizio con gli imprenditori associati. È stata l’occasione per tracciare il bilancio di un anno difficile e importante, in cui l’export del padovano continua a crescere (+6,4% rispetto al 2019) e in cui è positivo anche il saldo occupazionale (+9.308 posti di lavoro). Il presidente Carlo Valerio: «Gettate le basi per ripartire». Nell’occasione è stato ufficialmente costituito Confapid, il Gruppo delle imprenditrici aderenti a Confapi Padova. Il saluto del presidente nazionale Maurizio Casasco: «Padova un esempio da seguire».

 

Economia padovana, si può guardare con fiducia al 2022, nonostante tutto. Lo attestano i dati congiunturali presentati da Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, in occasione dell’annuale incontro di Natale con le imprese associate, ospitato - nel pieno rispetto delle norme sanitarie - dalla splendida cornice del Castello di San Pelagio, a Due Carrare.

I DATI CONGIUNTURALI

Da un lato, nel terzo trimestre 2021, la produzione industriale manifatturiera in Veneto riporta una variazione tendenziale del +8,7% rispetto al terzo trimestre 2020, a conferma di come il comparto resti in espansione, al punto da superare i livelli produttivi dell’analogo periodo del 2019. Una tendenza che si riscontra anche nel territorio padovano, nel quale le unità di impresa attive nel settore manifatturiero sono salite a 13.326, con un aumento di 118 rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso. Ma è soprattutto alla voce “esportazioni” che arrivano i segnali più incoraggianti: al terzo trimestre del 2021 quelle della provincia hanno toccato gli 8,138 miliardi, mentre nel 2019, allo stesso periodo, si fermavano a 7,825 miliardi, con un aumento del 6,4%. Positivo, poi, il saldo relativo ad assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro: nel periodo compreso fra gennaio e novembre 2021, Padova registra +9.308 posizioni (due anni fa, nei primi undici mesi, si registrava un +6.550). A tutto questo fa da contraltare la cronica difficoltà delle imprese di trovare lavoratori adeguati alle loro esigenze. Nello specifico, entro febbraio le aziende venete hanno in programma di assumere 12.220 operai specializzati. Ma, nel 50,6% dei casi, sanno già che sarà difficile trovarli, vuoi per mancanza di candidati (32,8%), vuoi per la loro preparazione non idonea (16,3%). A Padova la situazione assume tinte altrettanto fosche, perché su 2.150 nuovi ingressi previsti entro febbraio, nel 48,5% dei casi le imprese denunciano difficoltà di reperimento.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE CARLO VALERIO

«La ripresa nella produzione è evidente e mette l’Italia ai primi posti in Europa. È chiaro che dovremo far fronte a diversi problemi, in primis quello relativo ai dati dei contagi, che ovviamente preoccupano, ma i risultati della campagna di vaccinazione sono importanti», ha affermato il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio commentando i dati elaborati su fonte Unioncamere del Veneto, Camera di commercio, Istat, Regione Veneto e Veneto Lavoro. «Noi, come Confapi, auspichiamo l’introduzione dell’obbligo vaccinale e comunque saremo sempre in prima fila per rendere le nostre fabbriche una bolla sicura, dove si coniugano necessità produttive con salute, sicurezza e benessere delle persone. Anche nel 2022 continueremo la nostra battaglia avendo ben chiaro in mente gli interessi che rappresentiamo come imprenditori, come collettività e come associazione di categoria per mantenere il primato dell’Italia nella competizione post-pandemica - una competizione internazionale, lo sottolineiamo con forza, che non può essere soggetta a localismi o, peggio ancora, individualismi. Lavoreremo senza risparmiare energie per fare informazione e sensibilizzare là dove serve, così da superare il singolo problema aziendale e affrontare il tema là dove è meno sentito: lo dobbiamo ai nostri imprenditori perché questa è una sfida che si può vincere solo tutti assieme», ha concluso il presidente Valerio. «Quello che ci stiamo lasciando alle spalle è stato un anno complicato per tutti. Ma al contempo è stato un anno in cui abbiamo gettato le basi per la ripartenza dopo il drammatico 2020. In questo momento credo ci siano tutte le carte in regola per poter guardare al futuro con fiducia».

NASCE CONFAPID, GRUPPO IMPRENDITORIA FEMMINILE PADOVA

Un ottimismo condiviso anche da Patrizia Barbieri (Silma), Silvia Bilato (Geremia Lubrificanti), Marta Ceschi (Dhyāna - Natural Leaf Tea), Siwa Comacchio (Siwa Soft Style Home), Sandra Costantin (New Centro Ford), Giada Martini (Fragomeni Group) Antonia Perozzo (CTP Perozzo Impianti) e Stefania Pizzolato (Anthea). Sono loro le componenti di Confapid, il Gruppo delle imprenditrici aderenti a Confapi Padova, costituito formalmente proprio in occasione dell’incontro. A guidarle sarà Patrizia Barbieri che, nel suo intervento, ha ricordato come oggi le imprese femminili rappresentino «il 20,1% sul totale delle imprese patavine» e come siano tanti i nodi da affrontare per ridurre il Gender Gap sul piano nazionale, «perché le donne scontano un basso tasso di occupazione (in Italia lavora meno di una su due); devono fare i conti con un’alta percentuale di contratti part time (il 49,8%); un’elevata differenza salariale (la disparità di retribuzione tra uomini e donne che nel settore privato nel 2018 raggiungeva il 17%); difficili possibilità di carriera (solo il 28% dei manager sono donna, peggio di noi in Europa solo Cipro); e un basso accesso alla formazione Stem (acronimo che sta per science, technology, engineering and mathematics, discipline che coinvolgono il 16% delle donne contro il 34% degli uomini)».

CASASCO: «SULL’IRAP SERVIVA PIÙ CORAGGIO»

Molto applaudito l’intervento in video-collegamento del Presidente nazionale Maurizio Casasco, che ha citato «Padova e il Veneto come esempio da seguire nel Paese», enunciando poi le sfide che attenderanno il mondo imprenditoriale nel 2022, partendo dalla questione sanitaria ma toccando anche «il pericoloso aumento del costo delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento, con disagi che si ripercuotono fino al consumatore finale: come Confederazione continueremo a lavorare con il Governo affinché si prendano decisioni efficaci per invertire questa tendenza». Casasco ha sottolineato il peso di «digitalizzazione e la transizione ecologica: le promuoviamo in maniera decisa, ma dobbiamo saper cogliere all’interno di esse opportunità per crescita e lavoro». Rimarcando poi come «a più riprese Confapi abbia fatto notare al Governo che ora più che mai sarebbe necessario fare una Legge di Bilancio ambiziosa, coraggiosa. Sono anni che ci battiamo contro l’Irap, una tassa ormai considerata ingiusta da tutto il mondo economico, eppure nella recente Manovra è stato destinato un solo miliardo al taglio di questo tributo».

GLI OSPITI

L’evento ha salutato anche la consegna dei diplomi di S.Pa.D.A., la Scuola padovana di alta formazione aziendale, iniziativa di Confapi nata per trasferire competenze manageriali nella piccola e medie imprese e per formare un network tra team leader aziendali e professionisti. Giunta alla sua ottava edizione, la business school dell’Associazione in questi anni ha proposto un’offerta formativa di 30 percorsi, coinvolgendo 400 alumni. A salutare i presenti e a presentare il piano didattico della prossima edizione il professor Francesco Zen, docente di Economia degli intermediari finanziari al Bo, nonché Responsabile scientifico dei corsi di S.Pa.D.A..

Tanti gli ospiti intervenuti nel corso della serata, moderata dal direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio. È stata l’occasione per rivivere i momenti più significativi del 2021. A fare i saluti di casa l’assessore al commercio del Comune di Due Carrare Alice Carpanese e Ricciarda Avesani Zaborra, discendente della famiglia che dal 1752 è proprietaria del Castello di San Pelagio. Sul palco, tra gli altri, l’Assessore alle attività produttive del Comune di Padova Antonio Bressa, il Consigliere regionale veneto Luciano Sandonà e il Presidente della Camera di commercio di Padova Antonio Santocono. Diversi i relatori appartenenti al mondo Confapi che si sono alternati al microfono: dal Presidente di Unionmeccanica Padova Andrea Tiburli - che ha presentato i dati relativi al settore manifatturiero -, alla referente del Gruppo Esportatori di Confapi Padova Gianna Pamich - che ha illustrato i programmi della sua squadra, la prima costituita nel mondo Confapi in Italia, appositamente pensata per coinvolgere chi ha attività di export. Jonathan Morello Ritter, oggi Commissario nazionale al turismo di Confapi, è stato invece omaggiato con una targa, riconoscimento per i tre anni alla guida nazionale dei Giovani Imprenditori della Confederazione. Ad animare la serata fra un intervento e l’altro il dj set di Chris Cooper.

Massima l’attenzione alla sicurezza. È stato possibile garantire l’assoluto rispetto delle condizioni sanitarie grazie alla preziosa collaborazione di due aziende associate a Confapi: Dna Srls, punto di riferimento per la medicina del lavoro, e Baap Bergamaschi Srl, leader nella sicurezza del lavoro, il cui General Manager Mauro Bergamaschi è componente della Giunta di presidenza di Confapi Padova.

 

Nella foto (di Giulio Segala) alcuni momenti dell’incontro al Castello di San Pelagio