Confapi ha partecipato oggi all’incontro “Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) - Una lezione per il futuro”, organizzato dal Cnel in collaborazione con il Cese (Comitato economico e sociale europeo di cui Confapi fa parte). Presenti, tra gli altri, il presidente del Cnel Tiziano Treu e Luca Jahier del Cese. Una riflessione con gli attori finanziari e le parti sociali, in merito a tre criteri valutativi relativi all’implementazione del fondo stesso: efficienza, rilevanza e valore aggiunto del coinvolgimento della società civile. Secondo Confapi il Piano di investimenti per l’Europa, che ha dato vita al FEIS, rappresenta uno sforzo congiunto dell’Unione Europea per accrescere gli investimenti nell’economia reale, rafforzare la creazione di posti di lavoro, favorire la crescita del tessuto produttivo dei Paesi membri. Il Fondo ha rappresentato un efficace moltiplicatore strategico per l’impresa privata per far fronte alla mancanza di liquidità utile a realizzare investimenti. Per questa ragione è anche fondamentale semplificare le procedure al fine di rendere maggiormente appetibile per le Pmi l’utilizzo di tali strumenti. Confapi ha realizzato un sondaggio conoscitivo al proprio interno riscontrando che numerose aziende purtroppo, ancora oggi, non conoscono appieno le potenzialità di tale tipologia di finanziamenti. Se vogliamo che le piccole e medie industrie private, soprattutto quelle più piccole, sfruttino al massimo le potenzialità di tale strumento non possiamo prescindere dall’incrementare i canali comunicativi e soprattutto quelli con la Banca europea per gli investimenti. In questo ambito le associazioni di categoria come Confapi possono svolgere un ruolo di snodo fondamentale per la massima diffusione di queste opportunità. A questo proposito nell’ultimo periodo abbiamo incrementato i rapporti con i principali istituti di credito per offrire alle imprese dei canali preferenziali per attivare dei finanziamenti a loro congeniali. Alla luce degli incrementi dei costi non più sostenibili delle materie prime e dei prodotti energici, secondo Confapi in futuro ci si dovrà concentrare ancor di più sugli investimenti sostenibili in tutti i settori per contribuire a raggiungere quella efficienza ed autonomia energetica che oggi costituisce la chiave di volta per una reale competitività del sistema produttivo.