La questione del blocco dell’estrazione di materiali fluviali in Basilicata è troppo importante per non essere approfondita e spiegata in tutte le sue sfaccettature all’opinione pubblica.
Diversi, infatti, sono gli interessi in gioco: dalla tutela dell’ambiente, ai lavori stradali e ferroviari, dalla crisi di un intero settore estrattivo, alle conseguenze sull’occupazione. Un insieme di fattori che destano profonda preoccupazione e che la Sezione Edili ANIEM di Confapi Matera ha intenzione di spiegare in una tavola rotonda con i principali interlocutori istituzionali, gli stakeholders del territorio ed esperti della materia.
A lanciare la proposta è il Presidente Mario Bitonto che invita gli Assessori regionali all’Ambiente e alle Infrastrutture - Cosimo Latronico e Gerardina Sileo - le Associazioni Ambientaliste, gli Ordini Professionali e docenti dell’Università della Basilicata a partecipare a un incontro pubblico in cui saranno illustrate tutte le implicazioni di ordine economico, sociale e ambientale.
“Il blocco delle estrazioni di materiale lapideo – precisa il Presidente Bitonto – oltre a mettere in ginocchio il settore delle imprese estrattive con i numerosi lavoratori occupati e a intralciare l’esecuzione delle opere pubbliche, crea anche notevoli danni all’ambiente. Infatti, la mancata manutenzione degli alvei fluviali rischia di creare esondazioni con effetti profondamente nocivi sugli ecosistemi e sulle coltivazioni agricole pregiate, che di solito sorgono lungo i fiumi”.
“Con l’aiuto dei docenti universitari, dei tecnici professionisti e delle associazioni ambientaliste, spiegheremo tutto ciò. Alla Regione, invece, faremo alcune proposte per aiutare gli uffici nella progettazione, sveltire i procedimenti delle gare d’appalto e garantire la ripresa delle estrazioni di materiale fluviale”.