“È urgente e necessario consentire la ripresa delle attività di estrazione fluviale, sia per la tutela del territorio devastato dalle inondazioni, che per il rilancio di un settore fermo da anni”.
Dopo avere chiesto nei giorni scorsi un incontro all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, il direttore di Confapi Matera, Vito Gaudiano, torna sull’argomento delle estrazioni di materiale litoide all’indomani dell’alluvione dello scorso 12 novembre.
Da anni l’Associazione, in rappresentanza della Categoria degli Estrattori, sollecita la Regione a riavviare le attività di estrazione di materiale dai fiumi, sospesa da tempo. A prescindere dall’eccezionalità dell’evento dell’altro giorno, è evidente che un maggiore controllo del territorio attraverso la manutenzione dei fiumi consentirebbe una migliore gestione delle emergenze.
Per questo motivo il direttore di Confapi Matera chiede alla Regione di consentire le estrazioni, regolamentandole, perché oggi il territorio è abbandonato mentre avrebbe bisogno di essere controllato, manutenuto e gestito.
La ripresa di quest’attività, inoltre, permetterebbe il rilancio del settore estrattivo che da anni langue accontentandosi di piccolissimi e sporadici interventi. A tutto ciò, infine, si aggiungerebbe il vantaggio per la Pubblica Amministrazione che esternalizzerebbe le attività di manutenzione e regimentazione dei fiumi.
La mareggiata dell’altro giorno – conclude Vito Gaudiano – ha dimostrato che le estrazioni di materiale fluviale non sono la causa dell’erosione; anzi, quantunque le attività siano praticamente ferme da anni, la spiaggia continua inesorabilmente ad arretrare.
Sul piano operativo l’Associazione propone di riattivare i bandi pubblici che hanno consentito interventi manutentori di ripristino dell’officiosità, unitamente all’iniziativa annunciata e mai realizzata del c.d. contratto di fiume.
In ogni caso, il blocco pressoché totale delle concessioni danneggia seriamente le imprese estrattive e il letto dei fiumi è talmente colmo di materiale litoide che a oggi pioggia consistente si temono seri danni all’ambiente e alle attività antropiche circostanti. La manutenzione dei fiumi, pertanto, è necessaria per evitare le esondazioni e i danni che si verificano alla foce.