De Salvo: instabilità dei mercati dall’incertezza sui dazi

De Salvo: instabilità dei mercati dall’incertezza sui dazi

Le nostre richieste al Governo

Ben venga la sospensione dei dazi per 90 giorni, ma questa incertezza crea un’instabilità dei mercati che può pesare sui consumi. Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, commenta così la decisione di Trump di sospendere per tre mesi i dazi a tutti i Paesi tranne che alla Cina.

Il contestuale inasprimento dei dazi sui prodotti cinesi – prosegue il Presidente De Salvo – potrebbe diventare un’opportunità per i nostri prodotti, soprattutto per il comparto del mobile imbottito. Resta, tuttavia, il dubbio che, se gli Usa continuassero a cambiare idea, i contratti stipulati oggi sarebbero penalizzati perché i dazi si applicano all’arrivo delle merci e non al momento della stipula del contratto, con un danno enorme per consumatori e imprese.

Inoltre – secondo il Presidente di Confapi Matera - con i dazi altissimi alla Cina si rischia di cambiare i flussi logistici delle merci che non transiteranno più dagli Stati Uniti; quindi, l’Europa rischia di essere invasa dai prodotti cinesi.

Intanto, tra le proposte portate da Confapi al Governo nazionale, nel Tavolo di analisi e confronto tecnico sui dazi, spicca una sospensione del Patto di Stabilità come in epoca Covid; un credito di imposta del 20% che vada a compensare i dazi per le aziende esportatrici nonché, a livello strategico e a medio termine, la creazione di un Hub logistico negli USA specifico per le Pmi, dal momento che la distribuzione americana ha costi elevati e, quindi, potrebbe portare significative marginalità per le imprese”.

“Occorre, infine, varare misure di stimolo al consumo e alla domanda interna, come per esempio ridurre il carico fiscale sulle imprese al fine di compensare gli effetti degli attuali tassi; ridurre drasticamente il peso degli oneri burocratici, soprattutto per le Pmi nonché la complessità e la mole normativa; superare le regole del Green Deal e attivare politiche energetiche che riducano il costo dell’energia non solo per le imprese energivore; varare misure simili a quelle attuate durante la pandemia (Garanzie Sace e ampliamento del fondo di garanzia delle Pmi); riconvertire i Fondi PNRR a sostegno dell’industria e dei settori più colpiti”.

“Recuperare il fatturato perduto in altri Paesi può essere una strategia ma il mercato americano non può esser abbandonato e quindi serve trovare ogni forma di nuovo approccio che permetta di non perdere quote di mercato già conquistate. Per resistere e mantenere i clienti e il mercato, una possibile via da percorrere può essere quella di provare a cambiare le regole della distribuzione del prodotto che al momento, per consuetudine e comodità, sono gestire dai grandi importatori americani”.

“In ogni caso, dopo i primi comprensibili sbandamenti – conclude il Presidente di Confapi Matera - le PMI come sempre sono fiduciose perché un disastro annunciato possa tramutarsi in un’opportunità”.