CYBER SECURITY PER LE IMPRESE, INCONTRO CON CONFAPI PIACENZA

CYBER SECURITY PER LE IMPRESE, INCONTRO CON CONFAPI PIACENZA

Il pericolo corre nella rete. Nel 2021 in Emilia Romagna sono stati 110 gli attacchi informatici segnalati alle forze dell’ordine. A Piacenza solo sei, ma è chiaro che il “sommerso”, rappresentato dalle truffe informatiche non segnalate, è ben più ampio. Ecco perché parlare di “cybersecurity” è sempre più necessario: Confapi Industria Piacenza lo ha fatto attraverso un incontro, organizzato dalla categoria Unimatica e incentrato proprio sul tema “Cyber Security per le PMI: minacce, soluzioni, tutele legali e assicurative”. A intervenire, accanto a esperti, avvocati e assicuratori, è stato anche il maggiore del nucleo investigativo dei carabinieri di Piacenza Lorenzo Provenzano: l’incontro ha infatti avuto come obiettivo individuare le modalità più diffuse di attacco informativo, ma anche i numeri relativi al fenomeno e le tutele legali e assicurative possibili.

“Si tratta di un tema molto sentito e di grande attualità” lo ha definito all’inizio dell’incontro il vicepresidente di Unimatica Piacenza Roberto Bernazzani: la conferma l’ha data proprio il maggiore Provenzano, evidenziando “che nel 2021 siano stati 110 gli attacchi informatici segnalati, di cui sei a Piacenza”. Ma il numero di quelli non segnalati sembra essere di gran lunga maggiore. Al rappresentante dell’Arma è spettato anche delineare i profili digitali di chi sta dietro questi attacchi: principalmente si tratta di cyber criminali che mirano a ottenere un profitto provocando danno ad altri, ma ci sono anche gli hacktivisti che promuovono una causa politico-sociale, gli estremisti e chi opera nell’ambito del fenomeno dello spionaggio.

Quali siano le modalità di truffa informatica lo ha illustrato invece Marco Boeri di Tualba: dal più noto phishing fino al “ransomware”, cioè il rapimento dei dati come è avvenuto la scorsa estate al sito della regione Lazio, e al “man in the middle”, ossia all’interferenza nella comunicazione fra due computer. Boeri ha anche evidenziato gli stratagemmi con cui ridurre i rischi di un attacco informatico o quanto meno contenerli: “In primis utilizzare credenziali forti – spiega – poi fare log out dai servizi prima di lasciare il computer non presidiato e preparare un disaster recovery plan che consenta la business continuity in caso di incidenti”. Nel corso del pomeriggio sono state delineate anche le infrastrutture e le procedure di sicurezza di cui una pmi deve essere dotata; l’avvocato Francesca Cilli si è soffermata sulla responsabilità civile e penale dell’imprenditore e sulle tutele legali per chi subisca un attacco informatico, mentre Giovanni Cantù di R&T Assicurazioni ha mostrato quali siano gli strumenti assicurativi per tutelare l’impresa in seguito a una truffa online.