Si è svolto oggi il Tavolo, incentrato sul settore della logistica e dei trasporti, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in merito agli effetti sulle imprese della guerra in Ucraina. Il vicepresidente nazionale di Confapi, Francesco Napoli, nel corso del suo intervento ha ricordato che oggi il settore della logistica e dei trasporti da solo vale il 9% del Pil nazionale e dà lavoro a circa 1,5 milioni di addetti. Un settore già pesantemente penalizzato dalla crisi pandemica che ha visto quadruplicare i costi nel giro di un anno. Purtroppo l’aumento vertiginoso dei prezzi dei combustibili nelle ultime settimane sta colpendo pesantemente tutta la filiera dei trasporti, un comparto che faceva intravedere piccoli spiragli di ripresa grazie anche agli interventi programmati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Secondo Confapi, attualmente i rincari variano dal 20% al 30% rispetto al periodo pre-bellico e stanno creando danni soprattutto alle piccole e medie industrie private che trasformano principalmente in prodotto finito le materie prime e i semi lavorati con prevalente provenienza dai paesi esteri.
Se i settori maggiormente coinvolti sono quelli del Made in Italy come la Moda, il Mobile e la Meccanica, un ulteriore danno lo stanno subendo anche le imprese che lavorano nell’ambito della logistica a supporto dei grandi player nazionali ed europei che hanno negli ultimi giorni interrotto tutti i collegamenti marittimi con i paesi in conflitto.
In merito alle misure urgenti ed emergenziali che verranno assunte in favore del settore, Confapi ha quindi chiesto al Tavolo che si proceda con interventi mirati ma in maniera semplificata, al fine di evitare un eccessivo allungamento dei tempi.
Confapi su Trasporti e Logistica: aiuti mirati ma in tempi rapidi
21-03-2022