CONFAPI SALUTE A PRIMO TAVOLO SUL PAYBACK DEL MEF

CONFAPI SALUTE A PRIMO TAVOLO SUL PAYBACK DEL MEF

Il Presidente di Confapi Salute, Università e Ricerca, Michele Colaci ha preso parte alla riunione di insediamento del Tavolo di lavoro sul Payback dispositivi medici presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il cui primo incontro è stato presieduto dal Ministro, Giancarlo Giorgetti.

“Da tempo, insieme alle maggiori associazioni di categoria - afferma Colaci - sosteniamo la necessità di una convocazione di un tavolo tecnico per cancellare il Payback. La costituzione del Tavolo di Lavoro, oggi presso il Mef, anche grazie alla disponibilità e all’impegno del ministro Giorgetti, rappresenta sicuramente un segnale positivo, un passo importante per rendere proficuo e continuo il confronto con il Governo con l'obiettivo di individuare delle soluzioni economicamente sostenibili a tutela delle Pmi del settore". “Ringrazio per la disponibilità dimostrata anche la ragioneria generale dello Stato e la direzione del ministero della Sanità, presenti al tavolo odierno”.

 

Comunicato congiunto Confapi e associazioni di categoria

"La convocazione del tavolo tecnico al ministero dell'Economia e delle Finanze per affrontare la questione payback dispositivi medici rappresenta un passo importante da parte del Governo, che dimostra la volontà politica di risolvere un vulnus normativo in grado di danneggiare in modo irreversibile imprese, Servizio sanitario nazionale e cittadini. Oggi abbiamo avviato un confronto costruttivo con tutte le parti coinvolte, ci auguriamo di arrivare velocemente a una soluzione condivisa che avvii un nuovo capitolo della strategia nazionale per i dispositivi medici". Così, Confapi Salute, Università e Ricerca in una nota congiunta insieme a Aforp, Confimi Industria Sanità, Confindustria dispositivi medici, Conflavoro Pmi Sanità, Coordinamento filiera e Fifo Confcommercio, convocate dal Mef alla prima riunione del tavolo sul payback dispositivi medici. "Non agire tempestivamente - ribadiscono le 7 sigle di rappresentanza delle aziende - significa che 1 impresa su 5 è a rischio fallimento immediato. Non intervenire subito significa rinunciare a un'industria che genera un mercato, fatto di tecnologie innovative di piccole, medie e grandi imprese, tutte coinvolte e ostacolate dal peso di una tassazione che toglie risorse a investimenti, sviluppo e produttività nel nostro Paese. Siamo convinti - concludono le associazioni - che Governo e Regioni siano ben consapevoli di queste catastrofiche conseguenze e ci auguriamo comprendano l'urgenza di definire una governance del settore che superi il payback e preveda tetti di spesa adeguati; una visione sistemica del comparto che comprenda a pieno le problematiche industriali; una programmazione sanitaria per garantire l'allocazione efficiente delle risorse; un sistema che garantisca l'accesso rapido alle innovazioni a beneficio dei pazienti".