Confapi in audizione al Senato su recepimento direttive europee

Confapi in audizione al Senato su recepimento direttive europee

Confapi è stata ascoltata in audizione dalla Commissioni Commissione Politiche UE Senato sul ddl per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione Europea Legge di delegazione europea 2024. In rappresentanza di Confapi è intervenuta la responsabile degli Affari Legislativi, Stefania Multari.

“Il recepimento di diversi provvedimenti europei – ha sostenuto Multari – impatta sulle nostre imprese. Per questo è essenziale che l’attuazione delle normative avvenga in modo equilibrato e proporzionato, evitando che le Pmi siano gravate da oneri sproporzionati”. In particolare Confapi si è soffermata sul Regolamento che riguarda la sicurezza generale dei prodotti che introduce obblighi più stringenti per la valutazione dei rischi e la tracciabilità delle merci immesse sul mercato, con un impatto significativo sulle piccole e medie imprese. Le nuove disposizioni mirano a rafforzare la sicurezza e l’affidabilità dei prodotti, ma richiedono risorse aggiuntive per l’adeguamento. Secondo la Confederazione l’implementazione dovrebbe essere ispirata alla Proporzionalità degli obblighi di valutazione del rischio garantendo un equilibrio tra la tutela del consumatore e la competitività delle Pmi. Inoltre, sarebbe necessario prevedere orientamenti specifici per le imprese su come adempiere agli obblighi previsti dal Regolamento. Il sistema sanzionatorio, poi, dovrebbe tenere conto, in termini di premialità, di certificazioni del processo aziendale e di prodotto volontarie o di misure atte a garantire la sicurezza dei prodotti.

Multari si è soffermata anche sull’articolo 14 che si occupa dei materiali di plastica riciclata destinati al contatto con prodotti alimentari. Le disposizioni includono l’obbligo di registrare gli impianti di riciclo e garantire la tracciabilità dei materiali. “Questi obblighi – ha detto - comportano sfide significative per le Pmi industriali che, da un lato, potrebbero avere nuove opportunità di mercato e la produzione di una nuova materia prima secondaria alternativa alla plastica tradizionale ma, dall’altro potrebbero trovarsi gravate da costi aggiuntivi per la conformità, la documentazione e la gestione dei controlli”.

Infine Confapi ha espresso il proprio parere sull’articolo 13 che mira a garantire che i prodotti immessi nel mercato europeo non contribuiscano alla deforestazione o al degrado delle foreste. Sebbene gli obiettivi del regolamento siano condivisibili, il rischio per le Pmi è di trovarsi di fronte a obblighi amministrativi eccessivamente onerosi. Da qui la richiesta di un approccio differenziato per le Pmi, con procedure di due diligence semplificate, riducendo la complessità delle verifiche documentali e garantendo un carico amministrativo proporzionato.