Il presidente Ponginibbi annuncia l’assemblea del 30 maggio. «Dati positivi con qualche rallentamento sull’export»
Confapi Industria si sta preparando alla sua assemblea annuale che quest’anno cade il 30 maggio e si terrà ai Teatini. Si tireranno le fila di un anno economico che coincide con una «sostanziale tenuta di questi primi mesi», si valuterà come si è mosso il mercato a cui fa riferimento l’industria, si parlerà delle prospettive e si proporranno i risultati dei sondaggi fra le imprese a cui Confapi è ormai avvezza, per registrare gli umori, le attese, il presente del mondo produttivo, interpellandone direttamente i protagonisti.
«Sono sondaggi che facciamo periodicamente con i nostri associati - anticipa Giacomo Ponginibbi, presidente provinciale di Confapi Industria - e oggi abbiamo ben 400 aziende iscritte, dopo un anno molto positivo per la nostra crescita ».
Ponginibbi cita lo storico cambiamento di sede da via del Commercio a via Menicanti, in un contesto moderno «dove proponiamo servizi importanti». Una casa delle aziende associate con spazi da condividere, la sala convegni, più sale di formazione. «E tanti, anche fra i non associati - specifica il presidente - scelgono la qualità della formazione che eroga Confapi e la crescita è un riconoscimento importante, sinonimo del fatto che i servizi e l’operatività sono di qualità, reattivi e pronti».
Quali anticipazioni sull’andamento industriale? «Nel primo trimestre 2023 sostanzialmente la maggior parte delle aziende intervistate conferma una continuità». Ed è un bene visto che la fine del 2022 vedeva un fatturato per l’industria in crescita in modo significativo. «Secondo le prime indicazioni di quest’anno - spiega Ponginibbi c’è un rientro dell’allarme sui costi di distribuzione, con aumenti meno marcati, un ridimensionamen-to dei costi energetici pur non ancora ai livelli pre guerra, tutti segnali positivi». E tuttavia occorre tener conto del fatto che molte aziende per poter restare competitive sul mercato e non far lievitare i prezzi in modo esponenziale «hanno assorbito i costi, si sono fatte carico degli aumenti e questo può incidere sulla marginalità che l’azienda si riserva sui prodotti» chiarisce Ponginibbi. Le materie prime? «Sono ancora a livello elevato per i costi, ma c’è un poco più di disponibilità rispetto a prima».
L’assemblea proporrà uno sguardo sull’andamento dell’export piacentino «in qualche caso si nota un rallentamento che andremo ad analizzare». Altri temi di attualità, elenca Ponginibbi, saranno l’inflazione e l’aumento dei tassi, che agitano il tessuto produttivo «cercheremo di capire come impattano sulla produzione». Va detto poi che la vendita al dettaglio, il commercio e certi servizi «vivono un momento più lento rispetto all’industria. Il mix di inflazione e instabilità geopolitica non aiutano».
Di questo ed altro si tratterà in assemblea con due ospiti importanti, il presidente nazionale Confapi Cristian Camisa e Andrea Cabrini, direttore dal 2001 di Class Cnbc e Class Life, i canali di Class Editori dedicati alla finanza, e condirettore di Milano Finanza, nonché conduttore esperto di economia, banche e gestione delle risorse. Con la formula del dialogo fra i due ospiti ci sarà comunque spazio per le domande.