Confapi, a Modena il convegno su Bilateralità e Welfare contrattuale

Confapi, a Modena il convegno su Bilateralità e Welfare contrattuale

Bilateralità e welfare contrattuale come volano di crescita e produttività per le Piccole e Medie Industrie e il ruolo sempre maggiore delle realtà locali nella costruzione di strategie in linea con le esigenze del contesto economico attuale. Questi i temi al centro dell’incontro dal titolo “Bilateralità e welfare contrattuale: il ruolo del territorio”, che si è tenuto il 12 giugno a Modena. L’evento è stato organizzato da Confapi, la Confederazione della piccola e media industria privata, da Confapi Emilia con la collaborazione e partecipazione di rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Ad aprire i lavori è stato il presidente Maurizio Casasco: “siamo riusciti a inserire anche all’interno dei contratti collettivi di lavoro elementi di novità che rendono il nostro sistema bilaterale, creato tra noi imprenditori e le Organizzazioni sindacali, unico e decisamente moderno fornendo servizi fondamentali di welfare aziendale, di sostegno al reddito e alla famiglia, di previdenza complementare, di formazione e di salute e sicurezza sul lavoro, in linea con ciò che il panorama economico globale richiede”. È stata questa l’occasione per presentare agli imprenditori e ai pubblici di riferimento la mission, i servizi e le prestazioni degli istituti bilaterali quali Enfea, Ebm, Fapi e Fondapi. Presenti all’incontro, tra gli altri, il presidente di Confapi Emilia, Giovanni Gorzanelli; Delio Dalola, presidente di Unionchimica Confapi; Manola Cavallini, Coordinatrice Cgil; Filiberto Martinetto, presidente di Enfea, l’Ente Bilaterale nazionale formazione e ambiente per le Pmi; Anna Trovò, Responsabile degli Enti bilaterali Cisl e vice presidente di Enfea; Giampiero Cozzo, presidente di Ebm, Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi e presidente di Ebm Salute; Luca Sanlorenzo, presidente di Fapi, il Fondo per la formazione interprofessionale, Mauro Bichelli, direttore Fondapi, Fondo di previdenza complementare. L’evento ha rivestito un’importanza particolare, soprattutto dopo il rientro nella famiglia Confapi di Confimi Emilia ed ha rappresentato il primo risultato del lavoro congiunto per la valorizzazione del nucleo produttivo di una regione, come l’Emilia Romagna, esempio di capacità imprenditoriale e forte radicamento nel territorio, a livello nazionale ed internazionale. Con l’Assemblea dello scorso 12 aprile, infatti, Confimi Emilia, che raccoglie le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, ha deliberato di uscire da Confimi Industria e di rientrare con tutte le sue categorie in Confapi, andando così a rafforzare l’intero sistema confederale delle Piccole e medie industrie private italiane.