Maggi: «Un abito su misura per le tasse, che si adatta alle esigenze delle imprese»
In termini tecnici è un istituto di compliance previsto dal decreto legislativo 13/2024 volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.
Nel concreto però il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un accordo che interessa potenzialmente 4 milioni di lavoratori autonomi e piccole imprese e che consente loro di congelare le tasse per un periodo di 2 anni.
Se ne è parlato durante un seminario, organizzato nella sede di Confapi Industria Piacenza, dall’Unione dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Piacenza guidati da Fabio Maggi: proprio lui ha preso la parola, insieme alla vicepresidente dell’Ugdcec Eleonora Dosi e al commercialista Francesco Avella.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di trattare la normativa di riferimento e le opportunità del concordato preventivo biennale per le piccole e medie imprese, a partire dai vantaggi fiscali e dalla semplificazione degli adempimenti: il concordato preventivo biennale rappresenta infatti un nuovo approccio fiscale che mira a stabilire un rapporto più collaborativo tra i contribuenti e l’amministrazione finanziaria cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di raccogliere entrate fiscali e la volontà di supportare le imprese durante periodi economicamente difficili.
«Di fatto questo istituto consentirà ai contribuenti di minori dimensioni di fissare preventivamente il reddito d’impresa o di lavoro autonomo e la produzione ai fini IRAP da dichiarare per il periodo interessato, aderendo alla proposta dell’Agenzia delle Entrate - spiega Maggi - è un nuovo strumento che per la prima volta nella storia darà la possibilità a piccoli e medi contribuenti, nonché a lavoratori autonomi e forfettari, di aderire a una proposta autonoma concordata».
Come ha chiarito Maggi, «avrà delle caratteristiche specifiche: è un abito su misura che potrà dare delle premialità e i contribuenti potranno valutare se aderire o meno per il periodo di imposta 2024-2025». Illustrarlo è stato il primo passo, attraverso la disamina di benefici e criticità.