Confapi e Cna sono state ascoltate ieri dalla prima commissione consiliare del Comune di Matera per fornire un parere sulle proposte dell'Assessore alle Attività Produttive alle modifiche del Regolamento delle aree PAIP, il documento che disciplina le assegnazioni dei suoli e lo sviluppo delle aree destinate a insediamenti produttivi.Presidenti delle due Associazioni, Massimo De Salvo e Matteo Buono, hanno espresso un parere favorevole alle proposte formulate, con lo scopo di risollevare le sorti di un'area che ha sempre avuto un peso rilevante sull'economia della città.
De Salvo e Buono, dunque, ringraziano l'Assessore Maria Pistone per la sensibilità dimostrata nel recepire le istanze provenienti dal sistema imprenditoriale e auspicano che la bozza presentata venga celermente approvata.
"Finalmente viene aggiornato un Regolamento la cui prima stesura risale al 1976 e che non veniva modificato da quasi 30 anni" - hanno commentato i due Presidenti. "Un'area che oggi conta più o meno 300 aziende, circa 3mila addetti e un fatturato aggregato di un miliardo di euro, merita la massima attenzione da parte dell'Amministrazione Comunale, anche al di là del Regolamento".
Fra le modifiche principali presentate a Confapi e Cna figura quella che ammette l'insediamento delle aziende che svolgono attività di servizi, finora escluse da un'area riservata solo alle attività artigianali e commerciali, ponendo rimedio a una lacuna diventata ormai anacronistica.
Altre modifiche positive riguardano la possibilità di separare gli alloggi dagli opifici in caso di frazionamento di questi ultimi e la riqualificazione della Consulta, un organismo che permette un confronto costante e continuo con le Associazioni imprenditoriali sulle problematiche del Paip.
Secondo Massimo De Salvo e Matteo Buono è giunto anche il momento di provvedere a una riqualificazione delle due aree Paip, utilizzando gli strumenti oggi a disposizione, vale a dire il PNRR, la nuova programmazione comunitaria, il piano comunale delle opere pubbliche.
I Presidenti di Confapi e Cna, infine, stanno già predisponendo una serie di osservazioni da sottoporre all'Amministrazione Comunale, per rendere più agevole l'operato delle aziende insediate e dei lavoratori che quotidianamente riempiono gli opifici.