“Siamo fortemente delusi per un provvedimento che sembra costituire un passo indietro in termini di funzionalità, trasparenza, spazi di competitività e valorizzazione degli strumenti di aggregazione imprenditoriale per le Pmi”. Lo afferma il Presidente di Confapi Aniem, Giorgio Delpiano, in merito allo schema di decreto correttivo al Codice Appalti approvato ieri dal Consiglio dei Ministri
In particolare, Confapi Aniem rileva le seguenti criticità: il mancato recepimento delle proposte che tendevano a limitare l’utilizzo delle procedure negoziate, garantendo maggiori spazi di concorrenza; la limitazione della revisione prezzi che scatta solo nella misura eccedente l’80%, non ricomprendendo l’alea del 5%; la sostanziale soppressione del ruolo dei Consorzi Stabili i cui requisiti non potranno più essere comprovati con la sola SOA, eliminando così ragioni e stimoli allo sviluppo delle Pmi che vedevano proprio nei Consorzi Stabili uno strumento fondamentale di aggregazione in grado di far crescere la loro competitività; la conferma dell’individuazione del Ccnl individuato dalle stazioni appaltanti sulla base di criteri e parametri valutativi che esasperano dinamiche discrezionali, generano incertezze e contenziosi, appesantiscono le attività delle stazioni appaltanti e degli operatori economici che intendono dichiarare un Contratto diverso da quello previsto nel bando.
“Avevamo avanzato proposte specifiche che andavano in tutt’altra direzione – aggiunge Delpiano – ci auguriamo che i successivi passaggi nel corso dell’iter di approvazione rendano più funzionale e trasparente una disciplina normativa di fondamentale rilevanza per l’intero mondo degli appalti pubblici”.