Confapi Matera rivolge un appello a tutte le Stazioni Appaltanti della Basilicata perché sblocchino i SAL maturati e sospendano i lavori non urgenti, laddove non sia possibile garantire la sicurezza dei lavoratori.
Il direttore Vito Gaudiano, impegnato a gestire l’emergenza imprenditoriale – ha inviato una nota a tutte le Stazioni Appaltanti operanti sul territorio regionale per chiedere di accelerare il pagamento degli Stati di Avanzamento Lavori maturati.
Tra le gravi conseguenze dell’emergenza sanitaria da Covid-19 – scrive il direttore di Confapi Matera - c’è la crisi di liquidità che sta colpendo tantissime imprese che lavorano nel comparto dei lavori pubblici. Ci riferiamo a quelle imprese che hanno continuato a lavorare, onorando i contratti d’appalto sottoscritti. Ma ci riferiamo soprattutto alle aziende che hanno comunque concluso stati d’avanzamento lavori prima dell’adozione delle misure di contenimento dell’epidemia.
In molti casi, infatti, le Stazioni Appaltanti stanno tardando nel pagamento dei SAL perché hanno messo i propri dipendenti in ferie o altro, anziché ricorrere a modalità di lavoro agile che consentano l’espletamento delle pratiche burocratiche.
Ciò comporta che tante aziende non siano in grado di pagare i propri dipendenti per carenza di liquidità, né possano ricorrere agli ammortizzatori sociali previsti dai provvedimenti straordinari del Governo perché evidentemente si tratta di lavori già effettuati.
Per questi motivi vi chiediamo – conclude Gaudiano - pur nella consapevolezza delle difficoltà del momento, di compiere un ulteriore sforzo per utilizzare le forme di lavoro agile, quindi accelerare il pagamento dei SAL maturati.
Al direttore fa eco il presidente di Confapi Matera – Massimo De Salvo - che chiede alle pubbliche amministrazioni appaltanti di sospendere i lavori non urgenti e non strettamente necessari, perché nella stragrande maggioranza dei cantieri edili è difficilissimo rispettare le norme di contenimento dell’epidemia da Covid-19, sia per l’impossibilità di mantenere la distanza di un metro, sia per la mancanza di mascherine che, non dimentichiamolo, vanno cambiate periodicamente.
Anche grandi imprese come Fiat, Volkswagen, Renault, Geox, Luxottica e altre si sono fermate – prosegue De Salvo. Non ha senso lavorare laddove non sia possibile garantire la sicurezza. Per questo, nonostante abbiamo sottoscritto un Protocollo nazionale per la sicurezza dei lavoratori, invitiamo a sospendere i cantieri.
Un analogo invito lo rivolgiamo a tutti i cittadini. Visti i risultati positivi finora ottenuti in provincia di Matera per il contenimento del virus, facciamo un appello affinché prevalga il senso di responsabilità. Come le imprese sono disposte a fermarsi pur perdendo reddito, così tutti i cittadini dovrebbero assumere atteggiamenti corretti. Sono ancora troppe le persone che si vedono in giro senza giustificato motivo. Lo slogan “Milano non si ferma” si è ritorto contro gli stessi milanesi. Facciamo in modo da non commettere lo stesso sbaglio.