APINDUSTRIA CONFAPI BRESCIA RICHIEDE CHIARIMENTI OPERATIVI NECESSARI PER L’EROGAZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA RELATIVO AI COSTI ENERGETICI E POTENZIATO DAL GOVERNO NEL DECRETO AIUTI

APINDUSTRIA CONFAPI BRESCIA RICHIEDE CHIARIMENTI OPERATIVI NECESSARI PER L’EROGAZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA  RELATIVO AI COSTI ENERGETICI E POTENZIATO DAL GOVERNO NEL DECRETO AIUTI

Il Decreto Aiuti, provvedimento del governo approvato lo scorso 2 maggio, potenzia le misure introdotte dal Decreto Bollette e dal Decreto Energia, aumentando i crediti di imposta in favore delle aziende per l’acquisto di energia elettrica e gas condotto nel primo e nel secondo trimestre 2022. Uno strumento di sostegno del quale le imprese, così pesantemente colpite dagli aggravi eccezionali dei costi energetici, sommati a quelli delle materie prime e della logistica, hanno necessità di beneficiare con urgenza.Apindustria Confapi Brescia richiede per questo motivo con tempestività chiarimenti che consentano loro, a stretto giro, di avanzare la richiesta per l’erogazione del credito di imposta relativo ai costi dell’energia elettrica. Il testo del decreto, infatti, indica come parametro di riferimento la dicitura “componente energetica”: termine che non ha corrispondenza precisa nella fattura di erogazione dell’energia elettrica. Ciò impedisce di identificare con certezza quali componenti tariffarie presenti nella bolletta debbano essere utilizzate per il calcolo del beneficio da presentare. Un chiarimento nel merito, infatti, risulta fondamentale per definire l’ammontare complessivo: tanto più numerosi o ridotti sono i valori da considerare, tanto più elevato, o ridotto, sarà il credito di imposta erogato.   «L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, all’interno di una FAQ, che non sia necessario attendere il termine del trimestre per usufruire del credito di imposta – spiega Enea Filippini, responsabile settore Energia Apindustria Confapi Brescia -. È, infatti, consentito avanzare richiesta già con l’F24 del 16 maggio. Risulta pertanto a nostro avviso importante che ogni aspetto propedeutico all’erogazione del credito di imposta sia acclarato al fine di consentire alle imprese di usufruirne con tempestività. Si tratta, infatti, di capitale circolante aggiuntivo del quale le aziende, così provate da mesi di grandi complessità, necessitano di beneficiare il prima possibile. Perché ciò accada è, quindi, fondamentale che la procedura sia chiara e priva di zone d’ombra».