Apindustria Confapi Brescia incontra delegazione provinciale di Italia Viva

Apindustria Confapi Brescia incontra delegazione provinciale di Italia Viva

Il dialogo costante, aperto e proattivo con istituzioni e forze politiche rappresenta uno degli elementi fondanti dell’opera di Apindustria Confapi Brescia in favore delle imprese bresciane associate. In quest’ottica va inteso l’incontro sostenuto quest’oggi presso la sala consiliare di via Lippi dal presidente di Apindustria Confapi Brescia Pierluigi Cordua, dal vicepresidente vicario Marco Mariotti e dal presidente di Unionalimentari Confapi Brescia Paolo Uberti con una delegazione provinciale di Italia Viva composta dai coordinatori Gianbattista Groli e Maria Emma Sala e dal responsabile economico Giuseppe Taini.«L’interlocuzione con i soggetti politici è necessaria e strategica per la nostra opera di rappresentanza – dichiara il presidente Cordua -. Con i rappresentanti di Italia Viva abbiamo condiviso questioni che consideriamo nevralgiche per l’oggi e il domani delle aziende del territorio. Ratio, obiettivi e potenzialità del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sono di rilievo sostanziale: si tratta di un’occasione irripetibile di crescita e con adeguata attenzione intendiamo accompagnare le imprese ad una sua corretta comprensione per beneficiare dei suoi effetti». Il presidente Cordua, inoltre, ribadisce la necessità di «focalizzare standard sempre più elevati di sostenibilità ambientale per le attività economiche con uno sguardo inclusivo e che comprenda anche i territori: infrastrutture ed opere, infatti, saranno necessarie per sostenere l’evoluzione del nostro sistema produttivo. Si tratta di una sfida che si potrà vincere solo se ad affrontarla non saranno solo le aziende». «Il PNRR è un’opportunità senza precedenti per le imprese. Italia Viva crede fortemente nel proseguimento di quello che è cominciato con Industria 4.0 e deve continuare sulla strada della transizione 4.0 che prevede incentivi a sostegno degli investimenti privati incapitale tecnologicamente avanzato, ricerca, sviluppo ed innovazione – affermano i coordinatori provinciali di Italia Viva Groli e Sala -. É altresì sostanziale un focus sulle PMI che devono poter accedere a contributi e prestiti agevolati». Sul tema della sostenibilità ambientale, ritenuta fondamentale, viene riferito che «l’intervento sull’abbattimento delle emissioni deve sempre essere equilibrato da una corretta considerazione degli effetti della pollution tax sulle imprese – affermano Groli e Sala -. Colpire chi inquina può essere controproducente se gli effetti sono la chiusura di imprese e la perdita di posti di lavoro». C’è anche un appuntamento imminente, sul quale è necessario fare chiarezza per il bene delle imprese e del personale che le anima. «Venerdì entrerà in vigore l’obbligo di Green Pass sui posti di lavoro – continua Cordua -. Nelle scorse ore abbiamo organizzato un webinar per gli associati proprio per condividere le best practice da attuare per adempiere alle prescrizioni: il numero di partecipanti, i dubbi e le domande sono stati elevatissimi. Proprio per questo motivo, giovedì organizzeremo un ulteriore appuntamento online per preparare al meglio le nostre associate. Abbiamo accolto con favore l’introduzione dell’obbligo, ma chiediamo uno sforzo ulteriore. Le aziende, in questo cambio ulteriore di scenario, necessitano di chiarimenti sul decreto: capendo al meglio condotta e responsabilità sarà possibile aumentare gli standard di sicurezza, limitando rischi per la salute del personale e per l’operatività delle imprese».  «Italia Viva ha insistito fin da subito sulla trasparenza dei dati. Il Green Pass, oltre ad essere efficace secondo numerosi studi, ultimo tra questi quello del dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano, è una delle tante eccellenze del metodo italiano – affermano i coordinatori Groli e Sala -. Il governo ha deciso di non rendere la vaccinazione obbligatoria, ma di lasciare la libertà ad ogni cittadino di scegliere come voler affrontare la necessità e il dovere di mettere i propri concittadini, nonché sé stesso, in sicurezza. Non importa come, ma ognuno deve tassativamente garantire la sicurezza sua e degli altri, che sia tramite vaccinazione, gratuita e permanente per diversi mesi, oppure tramite tamponi, a pagamento, ogni 48 ore. Il Green Pass è uno strumento di libertà e non il contrario».