SPAZI TRIPLICATI E MODERNI PER LE PMI PADOVANE: ECCO LA NUOVA CASA DI CONFAPI

SPAZI TRIPLICATI E MODERNI PER LE PMI PADOVANE:  ECCO LA NUOVA CASA DI CONFAPI

Soci, istituzioni e partner si sono ritrovati per brindare assieme nella nuova sede dell’Associazione in via Salboro. Il presidente Carlo Valerio: «Rafforziamo la nostra capacità di porci al servizio delle imprese attraverso una struttura moderna e funzionale, situata in una posizione strategica». Il presidente nazionale Maurizio Casasco: «Ho potuto constatare di persona l’incessante lavoro che fate per supportare le nostre aziende in un territorio da sempre vocato all’impresa». E i dati congiunturali confermano che il tessuto imprenditoriale padovano mostra vitalità.

 

Su il sipario. È ufficialmente operativa la nuova sede di Confapi Padova, che si è trasferita in via Salboro 22. Con un simbolico del taglio del nastro, alla presenza di soci, istituzioni e partner è stata inaugurata la nuova sede delle piccole e medie imprese padovane. I nuovi uffici si trovano all’interno del centro direzionale di APS Holding: un posizionamento strategico che beneficia della prossimità di tangenziale e autostrada, nonché del capolinea tranviario della città, e che dedica un intero piano alle piccole e medie industrie del territorio, con oltre 500 metri quadri a disposizione delle pmi associate.

«Il 2022 è un anno particolarmente importante per noi, perché sfocerà nel 25° anniversario dell’Associazione», ha sottolineato il presidente Carlo Valerio. «Non possiamo che essere orgogliosi di apprestarci a tagliare questo traguardo inaugurando la nostra terza sede dopo quella di Piazza Salvemini e di Viale dell’Industria, in cui siamo rimasti dal marzo del 2008 a oggi. Rispetto alla precedente struttura, Confapi Padova triplica gli spazi a disposizione, proseguendo nella propria politica di sviluppo, per essere vicina alle imprese e rappresentarne al meglio gli interessi. L’Associazione ha affrontato questa difficile fase economica senza mai smettere di essere al fianco delle imprese e con una chiara strategia di investimenti. In questo senso, la rafforzata presenza sul territorio rappresenta uno strumento indispensabile per affrontare con impegno i tanti problemi delle aziende».

Tanti gli amici che non hanno voluto mancare all’appuntamento. Dal presidente nazionale di Confapi Maurizio Casasco all’assessore alle attività produttive del Comune Antonio Bressa, dai consiglieri della Regione Veneto Elisa Cavinato, Elisa Venturini e Arturo Lorenzoni al prorettore Fabrizio Dughiero e all’Amministratore Delegato di APS Holding S.p.A. Riccardo Bentsik, solo per citarne alcuni. Proprio il presidente Casasco ha speso parole significative per Confapi Padova: «Ho potuto constatare di persona l’incessante lavoro che fate per supportare, in un momento storico così complicato, le nostre aziende in un territorio da sempre vocato all’impresa. Non posso non fare i complimenti al presidente Carlo Valerio, prezioso partner anche nella nostra Giunta nazionale, al Direttore Davide D’Onofrio e a tutto lo staff dell’organizzazione che potrà godere di spazi più adatti per svolgere al meglio il proprio lavoro. So anche che il Presidente Valerio ha curato personalmente l’intero design degli uffici e quindi: doppi complimenti!».

La nuova sede, ubicata in un edificio moderno e funzionale, è situata in una posizione logisticamente strategica perché baricentrica tra le due zone industriali padovane, e nello snodo tra le autostrade Padova-Bologna e Milano-Venezia, facilmente raggiungibile anche perché adiacente al capolinea del tram. «Puntiamo a essere sempre più connessi al territorio grazie ad aree multifunzionali, due sale conferenze e spazi per incontri B2B», ha aggiunto il direttore Davide D’Onofrio. «I lavori per il trasferimento sono stati eseguiti a tempo di record grazie all’impegno di tante aziende associate, che non possiamo non ringraziare. La casa è nuova, la squadra di Confapi rimane quella che gli imprenditori hanno imparato a conoscere e apprezzare: le Pmi continueranno a trovare in noi chi le affianca, le tutela e valorizza, supportandole nello sviluppo e nella crescita sui mercati nazionali ed esteri».

E Confapi ha fatto anche in questi anni complicati, in cui si è passati da una pandemia a un conflitto bellico, che ha acuito problemi già presenti, a partire dai rincari di energia e materie prime. Le imprese padovane hanno saputo reagire, come confermano i dati congiunturali più aggiornati presi in esame da Fabbrica Padova, centro studi dell’Associazione. Come attesta il Registro delle imprese di fonte Infocamere, a fine marzo 2022 lo stock di aziende attive ha raggiunto quota 87.167, in crescita di +1.045 unità (+1,2%) rispetto allo stesso periodo del 2021. I dati messi a disposizione da Unioncamere del Veneto attestano poi una crescita anche nell’andamento dell’attività produttiva delle imprese patavine ad inizio 2022, con un +2,6 punti percentuali rispetto all’ultimo trimestre del 2021. Per quanto riguarda gli altri indicatori, nel primo trimestre 2022 la variazione del fatturato totale rispetto allo stesso periodo del 2021 registra un aumento del +17,9%, confermando l’andamento positivo della produzione. Anche gli ordinativi hanno segnato una performance positiva: a trainare l’economia delle imprese padovane è il mercato estero che registra un aumento degli ordinativi del +23,3% su base annua. Più moderato, ma comunque importante l’aumento degli ordini provenienti dal mercato interno che registrano un +5,2%. «Indubbiamente il momento è difficile e i rincari da autunno in poi incideranno, in particolare per il gas», ha rimarcato lo stesso Casasco alla fine del suo intervento. «Ma è altrettanto evidente che il messaggio che voglio dare è positivo per realtà come quelle veneta e di Padova in particolare, specie nel settore manifatturiero: i dati congiunturali sono migliori di quanto ci potevamo prospettare fino a qualche mese fa. Gli imprenditori privati sono degli eroi, anche se vorremmo essere un po’ meno eroi e magari un po’ più aiutati dal Governo, partendo da un deciso taglio dell’Iva e da un intervento altrettanto deciso sul cuneo fiscale. Solo così gli eroi potranno rimanere tali, senza soccombere».