L’uomo che riportò Steve Jobs in Apple, fondatore di EuropIA, ospite della nuova sede dell’Associazione per lo sviluppo di una collaborazione che punta ad accompagnare la piccola e media manifattura verso la nuova era dell’intelligenza artificiale. «Ma il talento umano va coltivato prima di quello artificiale. Attirare e mantenere le migliori menti delle nostre aziende, il requisito indispensabile».
Il carisma non fa certo difetto a Marco Landi. D’altra parte, non si diventa l’unico manager italiano ad essere stato ai vertici mondiali di Apple - di cui è stato direttore generale a metà degli anni ’90 - per caso. Nato a Chianciano, in terra senese, già ai vertici di Texas Instruments, Landi è Presidente di QuestIT, spin-off dell’Università di Siena specializzata in tecnologie di AI, Chairman di Atlantis Ventures, associazione di professionisti che aiuta le startup europee a raggiungere il loro pieno potenziale, e fondatore e presidente onorario di EuropIA.it, istituto che promuove la cultura dell’intelligenza artificiale. In questa veste ha incontrato una delegazione di imprenditori di Confapi Padova nella nuova sede dell’Associazione di via Salboro. Allo studio una collaborazione pilota che punta ad accompagnare il tessuto industriale della piccola e media manifattura verso la nuova era dell’intelligenza artificiale, a partire dai corsi di alta formazione organizzati assieme a S.Pa.D.A., la business school di Confapi, il prossimo settembre.
«L’Intelligenza artificiale è una delle principali sfide del nostro mondo di oggi», ha rimarcato Landi. «È essenziale che tutti siano in grado di cogliere il suo pieno significato e le sue enormi opportunità, perché le potenzialità dell’intelligenza artificiale si estendono a tutte le aree aziendali, intervenendo a supporto dei processi decisionali, lavorando con i dati. Infatti, grazie ai sistemi di intelligenza artificiale, come la business intelligence, è possibile raccogliere dati strutturati e non strutturati e organizzarli in modo da poterli analizzare per prendere decisioni di business dettagliate e specifiche». Landi è stato tra gli artefici principali della riassunzione di Steve Jobs in Apple. Ovviamente la sua esperienza al vertice dell’azienda di Cupertino è stata molto più di questo, basti dire che quando Landi arrivò al vertice Apple perdeva 300 milioni l’anno e che nel giro di dodici mesi la portò a 100 di profitto. Tra le sue battaglie, già all’epoca, c’era quella di coltivare il talento e i talenti. Un tema legato a doppio filo all’attività portata avanti dallo stesso Istituto EuropIA e particolarmente sentito anche dalle pmi di Confapi, «perché il talento umano va coltivato prima di quello artificiale. Attirare e mantenere le migliori menti delle nostre aziende, il requisito indispensabile».
Assieme a Landi, Giovanni Baldassarri, presidente di Istituto EuropIA.it e punto di riferimento imprescindibile dell'iniziativa, il componente del suo CdA Massimo De Martini, Avvocato del Foro di Padova, e Giovanni Landi, Finix Technologies Solutions - Head of Portfolio & Chief Philosophy Officer. Ad accoglierli una delegazione di imprenditori guidata dal presidente di Confapi Padova Carlo Valerio e composta anche dal ceo di Vebi Istituto Biochimico Luigi Bazzolo, dal titolare di Ambico e presidente di Confapi Servizi Jonathan Morello Ritter, dall’amministratore di Shellrent Sandro Sciessere, dai confondatori di Yak Agency Marco Dalla Dea e Giovanni Cecolin, dall’avvocato Luca Favini dello studio Ghedini Longo e dal direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio.
«Come associazione datoriale abbiamo il dovere di dare assistenza e servizi, e condividere cultura con i nostri associati. In quanto tale, Confapi è un’istituzione: nello specifico rappresentiamo gli imprenditori e ci confrontiamo con l’università e con le scuole», ha rimarcato nell’occasione il presidente Valerio. «In quest’ottica la collaborazione fra l’istituto EuropIA.it e S.Pa.D.A. è uno sbocco naturale, perché nella nostra business school c’è un’oggettiva necessità di affrontare i temi dell’Intelligenza Artificiale, e di mettere a disposizione dei nostri imprenditori una rete di interlocutori e consulenti specifici. Ma io mi immagino anche una futura collaborazione più ampia che coinvolga le scuole, oggi chiamate a formare gli operatori di domani».
«L’intelligenza artificiale è una parte essenziale del fisiologico percorso di transizione digitale delle organizzazioni aziendali», aggiunge il direttore D’Onofrio. «Già presente nella vita di ognuno di noi, le sue potenzialità vanno però spiegate e declinate in modo che possano dispiegare il loro potenziale all’interno delle organizzazioni industriali e commerciali. È proprio questo il nostro scopo: fornire agli imprenditori gli strumenti per sfruttare il potenziale offerto dalla tecnologia all’interno delle proprie strategie di business».
Da qui la collaborazione fra Confapi Padova e l’Istituto EuropIA.it: allo studio un protocollo di intesa che sarà presentato all’interno di “IEEE Wcci 2022”, il più grande evento tecnico al mondo sull'intelligenza computazionale, in programma dal 18 al 23 luglio nel nuovo Centro congressi di Padova.
Nella foto un momento dell’incontro in Confapi Padova