Una delegazione degli Estrattori aderenti alla Sezione Edili Aniem di Confapi Matera, guidata dal Presidente Mario Bitonto, è stata ricevuta nei giorni scorsi dal Direttore Generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, Roberto Tricomi, e dal suo staff tecnico.
Improntato alla massima cordialità, l’incontro ha segnato l’avvio di una collaborazione tra la Categoria e il Dipartimento sulla nota questione della manutenzione degli alvei fluviali. Il tema assume una particolare rilevanza in Basilicata, sia per la peculiarità geologica di un territorio in cui le criticità idrauliche dovrebbero essere prevenute per evitare dissesti e esondazioni, sia per il valore economico e sociale di un comparto – quello degli estrattori di materiale fluviale – che rappresenta una fetta importante dell’economia e dell’occupazione regionale.
Purtroppo, gli Uffici preposti, nonostante l’abnegazione e la professionalità di tutti, devono fare i conti con una cronica carenza di personale, tanto da avere accumulato ritardi nell’approvazione dei progetti e nella pubblicazione delle gare d’appalto per il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua della regione.
L’Associazione ha assicurato la più ampia collaborazione per segnalare le principali criticità idrauliche; tuttavia, la soluzione migliore – a parere di Confapi Matera – sarebbe quella di apportare una modifica normativa al quadro legislativo vigente, volta a ripristinare il vecchio regime dell’affidamento alle imprese in concessione quinquennale oppure in custodia di tratti di assi fluviali. Ciò garantirebbe sia maggiore celerità negli interventi di manutenzione degli alvei, sia il ripristino del circuito economico che oggi si è interrotto.
“Occorre una programmazione degli interventi – ha dichiarato il Presidente degli Edili, Mario Bitonto – che non si limiti alla gestione dell’emergenza, ma pianifichi la manutenzione di tutti gli assi fluviali. In questo periodo, inoltre, stanno partendo diverse opere pubbliche stradali che, tuttavia, si scontrano con una mancanza di inerti prelevati sul territorio, per cui le imprese appaltatrici devono rivolgersi a fornitori di altre regioni, con conseguente aggravio di costi e dilatazione dei tempi di ultimazione dei lavori”.
“Le nostre imprese – ha aggiunto il Presidente Bitonto – hanno gli impianti di estrazione fermi da troppo tempo, per cui essi necessitano di investimenti innovativi, alcuni finanziati dalla stessa Regione Basilicata. Per questo motivo, riprendere la manutenzione dei fiumi su larga scala significa non solo prevenire i dissesti, ma anche sostenere un settore importante della nostra economia”.