Seminario con il docente della Cattolica sulle sfide commerciali e i nuovi paradigmi

«Il capitale umano? È quello che fa la differenza». Lo sottolinea l’economista dell’Università Cattolica di Piacenza Daniele Fornari, ospite del convegno organizzato da Unionalimentari Confapi su “Le sfide commerciali nell’epoca della complessità”. È lui ad approfondire i paradigmi, i cambiamenti del mercato e le necessarie innovazioni da introdurre in un’impresa che voglia affrontare in modo vincente le nuove sfide commerciali.

«La definisco “epoca della complessità” perché è caratterizzata da grandi discontinuità rispetto al passato - spiega Fornari – pensiamo alle guerre attualmente in atto, all’inflazione, alla crescita della concorrenza fra imprese, alla rivoluzione digitale. Ci sono dei paradigmi diversi che connotano questa epoca e le aziende che hanno una visione e sanno leggere e interpretare i cambiamenti devono rinnovare loro politiche di mercato». In quest’ottica – sottolinea Fornari - sono le persone a fare la differenza: «È il capitale umano - spiega - e questo aspetto non si può ignorare».

Nel corso del seminario il professore ordinario di Marketing e di Trade marketing all’Università Cattolica ha analizzato diversi scenari: la nuova gerarchia tra “brand loyalty” e “store loyalty”, il ruolo centrale del punto di vendita come media di comunicazione, lo sviluppo delle politiche di shopper marketing, la crescente rilevanza degli investimenti di trade marketing rispetto agli investimenti di consumer marketing, il riposizionamento competitivo e la crescente concentrazione dei gruppi distributivi e la concorrenza e l’integrazione tra i canali di vendita fisici (offline) e canali di vendita digitali (online). «L’idea è stata quella di fornire alcuni elementi utili per comprendere le attuali dinamiche di mercato che condizionano le aziende del settore agroalimentare nello svolgimento della propria attività d’impresa - spiega il presidente di Unionalimentari Nicola Negri – negli ultimi quattro anni ci siamo confrontati con una pandemia, due guerre ancora in atto e dei blocchi navali. Fa parte dell’essere imprenditori mettersi in gioco, ma questo seminario è stato utile a darci alcune indicazioni».