La nuova sede dell’Associazione ha ospitato l’incontro che avvia la collaborazione con EuropIA per la diffusione della cultura dell’Intelligenza artificiale come leva competitiva per le PMI. Al via i lavori per la costituzione di Unimatica Confapi Padova, categoria che raccoglie le aziende del settore informatico e le startup innovative. Ad aprire i lavori Margherita Cera, alla prima uscita pubblica da assessore.
Se 6 grandi aziende su 10 grandi hanno avviato almeno un progetto di Intelligenza artificiale, tra le PMI il numero scende drasticamente: sono appena il 6% quelle preparate ad affrontare questa ulteriore sfida imposta dalla transizione digitale. Sono statistiche dell’Osservatore Artificial Intelligence del Politecnico di Milano. E proprio a partire da questo rilievo Confapi Padova ha cercato di tracciare gli scenari tecnologici e sociali che definiranno il prossimo quadro competitivo e organizzativo delle imprese. Lo ha fatto nel corso dell’incontro “Intelligenza artificiale & PMI, le nuove sfide della transizione digitale”, ospitato nella nuova sede dell’Associazione di via Salboro, nel corso del quale è stato firmato un protocollo di collaborazione con l’Istituto EuropIA, mirato alla diffusione della cultura dell’intelligenza artificiale come leva competitiva per le PMI.
«Questo incontro è un punto radiante del futuro della nostra organizzazione e, con un po’ di fortuna, confidiamo anche per molte industrie del nostro territorio. Lo è perché vogliamo occuparci del 94% di PMI che ancora non sfrutta il potenziale dell’IA», ha sottolineato il direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio. «Proveremo a farlo, collaborando con EuropIA, il più importante think thank in questo campo; lanciando il primo percorso 2022/2023 della business school Spada Confapi: “Management dell’intelligenza artificiale nelle PMI”, iniziativa, come da consolidata tradizione, interamente gratuita per gli imprenditori e manager associati, al via dal 29 settembre; e avviando i lavori per costruire “Unimatica Padova-Imprese informatiche e PMI innovative di Confapi”, categoria che vuole raccogliere le aziende del settore informatico e le startup innovative».
Numerosi gli ospiti di altissimo profilo intervenuti. In primis Marco Landi, presidente di Institut EuropIA, e già presidente della Apple a Cupertino: «Sia i Gafam americani (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft, ndr), che i Bat cinesi (Baidu, Alibaba e Tencent, ndr), sono diventati colossi sfruttando queste tecnologie e stanno avendo performance in Borsa eccezionali. In Europa, purtroppo, non c’è ancora una compagnia a quel livello e ciò comporta grossi problemi perché si tratta di un insieme di tecnologie che deve essere sviluppato e per riuscirci servono investimenti», ha ricordato Landi. «Ma la questione non si riduce a questo: manca anche la capacità di supportare le startup, condividendo con loro una visione comune sul tema dell’IA. Ed è fondamentale preparare i giovani, fin dalle scuole medie, sui temi delle nuove tecnologie, e quindi anche dell’intelligenza artificiale. “Pedagog-IA” è il termine chiave, inteso come la capacità di trasmettere il potenziale dell'intelligenza artificiale a loro come ai manager, di oggi e di domani. Le aziende devono capire che hanno in mano un tesoro: i loro dati. Grazie ai sistemi di intelligenza artificiale, come la business intelligence, è possibile raccogliere dati strutturati e non strutturati e organizzarli in modo da poterli analizzare per prendere decisioni di business dettagliate e specifiche».
Il professor Mauro Conti si è focalizzato sulla questione della sicurezza informatica e ha aperto il suo intervento ricordando come solo pochi giorni fa «abbiamo laureato all’Università di Padova i primi quattro studenti nel corso di laurea magistrale in Cybersecurity, uno dei pochi corsi sulla sicurezza informatica in Italia. Si tratta di un tipo di figura che manca: nel mondo sono almeno 4 milioni i professionisti del settore che serviranno e vanno formati. Nel nostro Paese ogni giorno ci sono attacchi per controllare informazioni, sistemi, impianti industriali e dati custoditi dalle amministrazioni pubbliche. La mancanza di un sistema di controllo crea seri problemi sia alle aziende che alle pubbliche amministrazioni, che perdono opportunità di sviluppo e di business. E il lavoro che le imprese devono fare è proprio quello di capire nello specifico e nel concreto le misure da mettere in campo per ridurre quanto più possibile i rischi che corre la propria azienda».
A moderare i lavori il direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio e Giovanni Baldassarri, presidente di Istituto EuropIA.it e punto di riferimento imprescindibile dell’iniziativa. A chiuderli il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio. A introdurre la giornata i saluti dell’avvocato Margherita Cera, alla prima uscita pubblica nelle vesti di Assessore all’innovazione del Comune di Padova («Momenti come questi sono importantissimi, sono certa che nei prossimi cinque anni la collaborazione con Confapi sarà continua e proficua»). Tra i relatori Renato De Marco, presales manager di Vedrai SpA, Ernesto Di Iorio, Ceo di Quest.it, e Giovanni Landi, head of portfolio di Finix.
Il presidente nazionale di Unimatica Confapi Giorgio Binda ha poi salutato le aziende chiamate a comporre la categoria a Padova: «Ci attendono mesi di grande impegno: dalle tensioni inflazionistiche, al rincaro e all’approvvigionamento delle materie prime, dalla cybersecurity, alle opportunità offerte dal PNRR. Proprio l’alta formazione professionale in un settore in continua evoluzione è un tema strategico per la competitività delle aziende del settore informatico».