Il vicepresidente Francesco Napoli ha partecipato alla seconda riunione, in videoconferenza, del Tavolo ministeriale per l’emergenza caldo sul lavoro tra Governo e parti sociali alla presenza dei ministri del Lavoro e della Salute, Marina Calderone e Orazio Schillaci, insieme al Sottosegretario, Claudio Durigon. Sul tavolo del confronto l’atteso "Protocollo condiviso per l'adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro".
Nel suo intervento Napoli ha portato il parere della Confederazione, “favorevole ad un protocollo strutturato che abbracci non solo la situazione contingente ma anche eventuali situazioni similari avverse che potrebbero manifestarsi nel lungo periodo. Le condizioni climatiche – ha spiegato - infatti da occasionali stanno divenendo oramai ricorrenti. L'Ispettorato nazionale del Lavoro e in precedenza l'Inail hanno già fornito importanti strumenti di prevenzione sia per i datori di lavoro sia per le lavoratrici e i lavoratori”. Per Confapi, quindi più che dover intervenire sull'ampliamento del Documento di Valutazione dei Rischi si dovrebbe fare un riferimento esplicito nel protocollo a tali strumenti già esistenti per evitare ulteriori adempimenti a carico delle imprese visto che le previsioni in materia già esistono. Si ritiene inoltre che l’intervento e il supporto di tutte le Istituzioni preposte è fondamentale in tutti quei casi particolari in cui si possono introdurre procedure semplificate e efficaci per disciplinare la materia. Infine, secondo l’Associazione occorre in particolare evitare che le interruzioni determinate da condizioni oggettive possano determinare sanzioni e/o penalità alle imprese eccependo ritardi nelle commesse e negli adempimenti contrattuali.
Il protocollo del Governo, nel testo della bozza, contiene la valutazione dei rischi e la necessità di una sorveglianza sanitaria, la riorganizzazione dei turni e delle pause fino a prevedere anche interruzioni in casi estremi. Si prevedono inoltre delle raccomandazioni sull'abbigliamento e l'idratazione e l’obbligo per i datori di consegnare indumenti da lavoro e Dpi, con dispositivi di protezione individuale (quando previsti) "adeguati alle alte temperature".