Zone Economiche Speciali: è possibile rivedere il perimetro delle aree

Zone Economiche Speciali: è possibile rivedere il perimetro delle aree

De Salvo: occasione per rimediare agli errori del passato

 

Per consentire l’attuazione del PNRR il Governo nazionale ha concesso la possibilità di rivedere il perimetro delle ZES.

Infatti, con il decreto-legge n. 36 del 30 aprile 2022 viene data la possibilità di attivare una procedura straordinaria di revisione del perimetro delle aree ZES individuate, da attivarsi su iniziativa del Commissario, fermo il limite massimo delle superfici fissato per ciascuna regione. La proposta di revisione è approvata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero per il Sud, sentita la Regione.

Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, richiama l’attenzione della Regione Basilicata affinché venga colta questa opportunità e si ponga rimedio agli errori del passato, quando l’area della ZES Ionica venne estesa a territori che nulla hanno a che fare con il retroporto di Taranto e con le finalità proprie della Zona Economica Speciale, che vede Taranto, la Valbasento e Matera strettamente legate da un “nesso economico funzionale”.

La scelta di localizzazione della ZES Ionica fu dettata da motivazioni politico-elettoralistiche che, alla prova dei fatti, oggi rischiano di vanificare i vantaggi dell’area logistica integrata in Basilicata.

Il retroporto di Taranto, infatti, nelle intenzioni di chi promosse l’accordo tra la Basilicata e la Puglia, avrebbe dovuto coinvolgere appieno le aree industriali e produttive della Valbasento aree attrezzate e per questo vocate all’insediamento di nuove imprese oltre che sede delle aziende esistenti.

Pertanto – conclude il Presidente di Confapi Matera – auspichiamo che la Regione Basilicata sappia cogliere questa occasione per dialogare col Governo nazionale e chiedere la revisione del perimetro delle aree della ZES Ionica, includendo altri territori rimasti esclusi e che invece costituiscono il retroterra di sistemi produttivi e logistici confinanti con la Puglia con cui c’è uno scambio costante e una interdipendenza economica e funzionale.