«Il nostro obiettivo primario è ricreare, nell'ambito delle prerogative della Regione, una sede di confronto che possa contribuire alla pianificazione, progettazione e gestione delle politiche per il lavoro e per la formazione che impattino positivamente su imprese e lavoratori». Così il presidente di Confindustria Alessandra Baronciani nell' incontro che si è svolto ieri a palazzo Ciacchi con i vertici delle tre confederazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil.
Una riunione quella tenuta ieri che ha girato attorno a quel tema, certamente non nuovo, dell'incrocio tra domanda e offerta di lavoro, quindi la formazione, la riqualificazione dei lavoratori. Processo questo che passa attraverso la scuola e le università. Una piattaforma che ha messo d' accordo tutte le associazioni di categoria attraverso il cosiddetto G10, al fi ne di avere un unico interlocutore con la Regione. Roberto Rossini, segretario provinciale della Cgil, ha detto: «Un importante segnale di coesione, un primo passo, seppur limitato che deve spingere, confederazioni sindacali e associazione delle imprese, ad operare in una visione strategica finalizzata al superamento di questa fase storica». Maurizio Andreolini della Cisl ha aggiunto poi che «la formazione è senza dubbio uno dei fattori di sviluppo maggiori anche nell' ottica di una prospettiva futura.
Siamo soddisfatti del percorso fatto in questi mesi con la regia del presidente Papalini ed oggi della Baronciani e daremo, come sindacato, il contributo necessario». Quindi ha preso la parola anche Paolo Rossini segretario regionale della Uil che ha aggiunto: «Un progetto sulla carta utile ed ambizioso che ci auguriamo possa dare il via ad una serie di sinergie tra le parti datoriale e sindacali sul territorio e da cui possano scaturire interventi fatti e iniziative pratiche volte al raggiungimento degli obiettivi preposti mettendo al centro la tutela dei lavoratori ed in particolare delle categorie più fragili». Un tema che si ripete perché è di pochi giorni fa un altro incontro che si è tenuto sempre nella sede gli industriali e che ha visto la partecipazione di un team di 20 esperti provenienti questa volta da Italia, Grecia, Romania e Spagna e che si è riunito a Pesaro con l'obiettivo di creare un nuovo paradigma di orientamento nell' ordinamento scolastico con la centro il grande problema della disoccupazione giovanile. «Il nostro obiettivo primario è ricreare, nell'ambito delle prerogative della Regione, una sede di confronto che possa contribuire alla pianificazione, progettazione e gestione delle politiche per il lavoro e per la formazione che impattino positivamente su imprese e lavoratori». Così il presidente diConfindustria Alessandra Baronciani nell' incontro che si è svolto ieri a palazzo Ciacchi con i vertici delle tre confederazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil.
Una riunione quella tenuta ieri che ha girato attorno a quel tema, certamente non nuovo, dell' incrocio tra domanda e offerta di lavoro, quindi la formazione, la riqualificazione dei lavoratori. Processo questo che passa attraverso la scuola e le università. Una piattaforma che ha messo d' accordo tutte le associazioni di categoria attraverso il cosiddetto G10, al fi ne di avere un unico interlocutore con la Regione. Roberto Rossini, segretario provinciale della Cgil, ha detto: «Un importante segnale di coesione, un primo passo, seppur limitato che deve spingere, confederazioni sindacali e associazione delle imprese, ad operare in una visione strategica finalizzata al superamento di questa fase storica». Maurizio Andreolini della Cisl ha aggiunto poi che «la formazione è senza dubbio uno dei fattori di sviluppo maggiori anche nell' ottica di una prospettiva futura.
Da Il Resto del Carlino 29 aprile 2022