NEL PRIMO TRIMESTRE 2022 È RECORD PER L’EXPORT BRESCIANO CHE SUPERA I 5,5 MILIARDI DI EURO

NEL PRIMO TRIMESTRE 2022  È RECORD PER L’EXPORT BRESCIANO CHE SUPERA I 5,5 MILIARDI DI EURO

– Nel primo trimestre 2022 le esportazioni bresciane hanno superato i cinque miliardi in un trimestre, arrivando alla quota record di 5.509.533.025 euro. Lo osserva il Centro studi Apindustria Confapi Brescia, rielaborando i dati Istat sull’ import-export a livello regionale.

 

Rispetto all’ ultimo trimestre 2021 (5.006 milioni di euro) la crescita è di circa il 10%, mentre rispetto al primo trimestre 2021 (4.305 milioni) l’aumento è addirittura del 28%. Nel primo trimestre 2021 in forte crescita sono anche le importazioni: 3.735 milioni, +16% rispetto all’ultimo trimestre 2021 (3.214 milioni) e +54% rispetto al primo trimestre 2021 (2.421 milioni). Nel primo trimestre 2022 il saldo commerciale resta ampiamente positivo, essendo di poco inferiore agli 1,8 miliardi di euro. Per quanto riguarda le aree geografiche, l’export verso l’Unione Europea arriva a 3.767 milioni, segnando un +33% rispetto al primo trimestre 2021. L’export bresciano nell’area UE rappresenta il 68,4% del totale. Le esportazioni sono in crescita verso tutte le aree geografiche (+32% in America settentrionale). Per quanto concerne le importazioni, da segnalare la forte crescita di beni e servizi in arrivo dall’area asiatica (629 milioni di euro circa, contro i 342 del primo trimestre 2021). L’Asia è l’unica area verso cui il saldo commerciale è negativo (di circa 208 milioni di euro, mentre nel primo trimestre 2021 era positivo per circa 44 milioni di euro).

 

Come osserva l’Istat la dinamica dell’export è positiva lungo tutto la penisola: ««Nel primo trimestre 2022 si stima una forte crescita congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali: +9,3% per il Sud e Isole, +9,1% per il Centro, +9,0% per il Nord-ovest e +8,1% per il Nord-est – si legge nell’analisi Istat -. Nello stesso periodo, su base annua, l’export mostra una crescita molto sostenuta (+22,9%) e diffusa a livello territoriale».

 

Brescia, all’interno di un quadro positivo, è nel gruppo delle provincie nelle quali l’export ha dato il maggior contributo a livello nazionale: «I contributi positivi più elevati – sottolinea infatti l’Istat - si rilevano per Milano, Parma, Brescia, Siracusa, Torino, Vicenza, Modena, Bergamo, Gorizia e Varese».

 

«Il risultato era atteso, come già evidenziavano le nostre indagini congiunturali - afferma il presidente di Apindustria Confapi Brescia Pierluigi Cordua -. I segnali che abbiamo sulla seconda parte dell'anno mostrano però una maggiore incertezza e un rallentamento, derivanti da una situazione geopolitica problematica che è andata ad aggiungersi ai noti problemi sui costi delle materie prime, dell'energia e della logistica». Da parte del presidente di Apindustria Confapi Brescia anche una nota positiva: «Anche in un contesto così difficile - sottolinea infatti -, vale la pena segnalare le opportunità di finanza agevolata per le imprese, sul fronte dell'internazionalizzazione e non solo. Vivremo un periodo che imporrà ad alcuni comparti industriali forti cambiamenti. Il ruolo della politica e del sistema sarà determinante per guidare la transizione verso un'economia più sostenibile, che tenga però conto non soltanto di temi ambientali, ma anche di problematiche economiche e sociali».