"Il Governo in sede di Manovra deve trovare una soluzione alla questione del payback per i dispositivi medici, provvedimento che risale ai precedenti esecutivi, ma la proposta che è stata presentata al momento è iniqua e insostenibile e sta portando le Pmi del settore al collasso". Lo dichiara il Presidente di Confapi Sanità, Michele Colaci.
"La Corte Costituzionale – ricorda Colaci - ne aveva limitato la validità al 2015-2018, riconoscendone la natura temporanea. Vederlo riproposto oggi significa violare quel principio e colpire la libertà d'impresa. Per le nostre Pmi, il suo mantenimento comporta mancanza di liquidità, tagli e, in molti casi, cessazione definitiva dell'attività. Come Confapi esprimiamo forte preoccupazione per l'assenza di misure di sostegno al comparto dei dispositivi medici nel Disegno di Legge di Bilancio. Sebbene il testo affronti il tema del payback farmaceutico, la totale mancanza di correttivi per i dispositivi medici rappresenta una gravissima lacuna che rischia di aggravare la crisi già in atto nel settore. L'applicazione del meccanismo del payback ha imposto a migliaia di queste realtà la restituzione retroattiva di somme ingenti. L'impatto di queste richieste è particolarmente gravoso sulla struttura finanziaria delle aziende, causando forti tensioni, ritardi nei pagamenti, sospensioni nelle forniture e, in troppi casi, il rischio concreto di cessazione dell'attività".
Per Confapi Sanità "questa crisi non è solo industriale ma si riflette direttamente sulla capacità del Servizio Sanitario Nazionale di garantire la continuità delle forniture essenziali. Interruzioni o fallimenti aziendali potrebbero compromettere la qualità e la sicurezza delle prestazioni sanitarie e l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza. Alla luce di questa emergenza – conclude Colaci - chiediamo che, in sede di esame parlamentare del Bilancio, chiediamo l'esenzione dal payback per le Piccole Imprese fino a 3 milioni di euro di fatturato annuo, un intervento fondamentale per tutelare la componente più fragile del comparto e ristabilire un principio di proporzionalità ed equità nel riparto degli oneri".