Il Ministro degli Esteri Tajani, il Ministro per le Riforme Istituzionali Casellati, l’On. Barelli e il Presidente Bardi in visita presso la sede di Confapi Matera

Il Ministro degli Esteri Tajani, il Ministro per le Riforme Istituzionali Casellati, l’On. Barelli e il Presidente Bardi in visita presso la sede di Confapi Matera

De Salvo: due richieste su tutte, la piccola e media impresa al centro e una maggiore attenzione alla provincia di Matera

 

Il Consiglio Direttivo di Confapi Matera ha accolto questo pomeriggio, presso la sede di piazza Mulino, il Ministro degli Esteri On. Antonio Tajani, il Ministro delle Riforme Istituzionali Sen. Elisabetta Casellati, l’On. Barelli Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, candidato per prossime elezioni regionali del 21 e 22 aprile.

Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha tracciato brevemente la storia dell’Associazione, dal 1978 punto riferimento delle imprese sul territorio. Al candidato Presidente, invece, è stato consegnato un documento di proposte che Confapi ritiene debbano essere prese in considerazione dal futuro governo regionale.

“Abbiamo chiesto al candidato Presidente Vito Bardi – ha dichiarato Massimo De Salvo – di rimettere al centro delle politiche di sviluppo l’impresa e, segnatamente, la piccola e media impresa quale motore di crescita e del lavoro”.

“Infatti, con un’economia che mostra segnali di rallentamento e in considerazione delle incertezze sul futuro della nostra regione a causa del disegno di legge sull’autonomia differenziata, si intende sollecitare il futuro governo regionale a definire un chiaro progetto strategico di sviluppo che punti a migliorare il contesto operativo e competitivo della Basilicata in generale e del sistema imprenditoriale in particolare.

“Al candidato Presidente Bardi abbiamo chiesto una maggiore attenzione per il territorio della provincia di Matera, che necessita di essere sostenuto con investimenti mirati per evitare che in una regione piccola come la nostra ci siano squilibri territoriali che alla fine nuocciono a tutti”.

Nella nostra regione coesistono filiere produttive tradizionali (automotive, energia, turismo, agroindustria, costruzioni, mobile imbottito, ecc.) e settori giovani in crescita (chimica verde, ICT, meccanica, ecc). Tutti, indistintamente, hanno bisogno di politiche pubbliche, anche regionali, che ne facilitino lo sviluppo e non l’ostacolino. Ci si riferisce alla riduzione del carico fiscale, all’attivazione di strumenti a favore di investimenti privati, della ricerca e dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della liquidità e dell’accesso al credito, alla semplificazione e sburocratizzazione, al miglioramento dell’efficienza del sistema pubblico, compresi gli enti strumentali sub-regionali.

A queste politiche volte a creare un habitat favorevole all’intrapresa economica, si aggiungono quelle rivolte al territorio, vale a dire la bonifica dei siti di interesse nazionale (Valbasento), gli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico, le infrastrutture della mobilità.

Le politiche pubbliche dovrebbero rinunciare a interventi di tipo dirigista e creare solo le condizioni per lo sviluppo. Rilanciare l’economia regionale significa accrescere la competitività delle imprese sui mercati interni ed esteri. Per questo motivo Confapi Matera chiede una politica industriale basata sul costante sostegno al contenuto tecnologico delle produzioni, promuovendo l’economia della conoscenza, centrata su regole chiare e sulla certezza delle norme e dei tempi di attuazione.