GRANDE SUCCESSO E PARTECIPAZIONE A ROMA PER I 75 ANNI DI CONFAPI

GRANDE SUCCESSO E PARTECIPAZIONE A ROMA PER I 75 ANNI DI CONFAPI

Presenti anche molti imprenditori di Piacenza: nella seconda parte del convegno premi a tre realtà del nostro territorio

 

116 mila piccole e medie imprese e 1,2 milioni di lavoratori. È questo il popolo di Confapi, costruito in 75 anni di impegno al fianco delle aziende. L’altro giorno a Roma, all’Auditorium della Conciliazione, l’associazione e il suo presidente Cristian Camisa hanno celebrato l’importante traguardo: lo hanno fatto con un convegno a cui nessuno è mancato, dal mondo delle imprese a quello della politica. E in cui non sono mancati neppure i rappresentanti di Confapi Industria Piacenza: una folta delegazione di imprenditori piacentini, guidata dalla vicepresidente Anna Paola Cavanna e dal direttore Andrea Paparo, è infatti scesa a Roma a rappresentare tutti i settori. «È una giornata di festa per Confapi e va celebrata - il commento della vicepresidente Anna Paola Cavanna - ma è anche l’occasione per far vedere la vitalità grande della nostra provincia. Il primo messaggio che vogliamo mandare però è di orgoglio: Confapi è un’associazione ormai protagonista del panorama economico italiano e territoriale».

Per l’occasione fra l’altro, nella seconda parte del convegno presentato dal vicedirettore di Telelibertà Michele Rancati, sono state premiate tre aziende piacentine: Delta Inox rappresentata da Giovanni Rabaiotti, Zeca rappresentata da Stefano Campagnoli e infine Gas Sales Bluenergy Volley per la quale ha ritirato la targa il direttore di Confapi Industria Piacenza Paparo. Non sono mancate però neanche le rappresentanti di ConfapiD con la loro presidente Sara Brugnoni e poi, extra-Confapi, la deputata del Pd Paola De Micheli, la senatrice della Lega Elena Murelli e il presidente nazionale di Cna Dario Costantini.

«Da 75 anni le imprenditrici e gli imprenditori portano avanti con coraggio le loro aziende - sottolinea Camisa (pure lui piacentino) - prima della politica sono in grado di riconoscere orientamenti e difficoltà del sistema produttivo: sono e siamo antenne vigili e anche per questo chiediamo al governo di ascoltarci, oggi come 75 anni fa».