Caporalato, lavoro nero e dumping contrattuale su cui si intende accendere un faro particolare per gli effetti devastanti che provoca sul mondo produttivo, soprattutto nel mezzogiorno. Sono i temi al centro di un evento formativo organizzato da Confapi Calabria in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri che si terrà il prossimo 10 novembre presso la sede regionale della Confederazione della Piccola e Media Industria Privata Italiana.
Nel corso della giornata si parlerà quindi di concorrenza sleale e più in generale delle “pratiche sleali” di mercato attraverso le quali le grandi aziende nascondono, schermate dal protocollo di legalità (e rating di legalità), veri e propri saccheggi del territorio, assecondando offerte al ribasso che uccidono le imprese sane e danneggiano lavoratrici e lavoratori.
“Una vera e propria piaga sociale” afferma il presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli. “Un fenomeno che porta con sé una serie di conseguenze, la prima e più importante una riduzione sensibile della sicurezza sui luoghi di lavoro. Il dumping - prosegue - obbliga le imprese a tagliare proprio i costi relativi alle attività in tema di sicurezza nel disperato tentativo di far quadrare i conti e per non essere espulsa da quel mercato. In Calabria dall’inizio dell’anno si sono registrati circa 20 decessi e quasi 5000 infortuni denunciati. Il tema delle morti bianche e degli infortuni - conclude - è un’emergenza nazionale e regionale, non si lavora per morire”.