Diventare una città energeticamente sostenibile anche grazie al contributo delle PMI rappresentate da Confapi Calabria, cuore del sistema produttivo del Paese e al centro della transizione gemella. È l’obiettivo di "Bec_H_ome", il primo Forum dell’abitare di Cosenza, da martedì 13 a giovedì 15 giugno, organizzato dal Programma Nazionale per la formazione e l'informazione sull'efficienza energetica "Italia in Classe A. Una tre giorni, di confronto tra istituzioni, cittadini, stakeholders, rappresentanti di categorie, accademici, sindacati e comitati di inquilini per costruire insieme un modello di abitare sostenibile per Cosenza, sotto la lente della pianificazione energetica come driver di cambiamento.
Il Forum nasce all'interno di un ricco programma di iniziative che il Laboratorio Urbano del progetto di ricerca DE-Sign sta costruendo con il territorio calabrese, attraverso azioni bottom-up per la partecipazione e co-progettazione di un modello urbano sempre più vicino alle necessità dei cittadini. Dalla casa alla città, attraverso un dibattito su efficienza energetica, edilizia residenziale, housing sociale, abitare innovativo, smart city e PNRR, e ancora sicurezza urbana ed energetica, innovazione e competitività delle imprese e formazione professionale. Questi solo alcuni dei temi che affrontati presso Palazzo Arnone Galleria d'arte Nazionale di Cosenza, per far emergere punti di forza utili ad arricchire il Masterplan di rigenerazione urbana per la Città Brutia, un documento di visione strategica per migliorare la qualità della vita promuovendo soluzioni di progettazione, su scala urbana ed edilizia, energeticamente sostenibili.
“Confapi Calabria è tra i partner e Opinion Leader che accompagnano il successo della Campagna fin dal 2018 – ha ricordato nel suo intervento, Francesco Napoli, presidente dell’associazione territoriale calabrese -, e le piccole e medie industrie private, già da tempo, guardano alla cosiddetta transizione gemella, digitalizzazione e sostenibilità ambientale, come a un orizzonte imprescindibile e come ad un’opportunità anche di sviluppo e crescita del mercato del lavoro”. “I cambiamenti epocali degli ultimi anni hanno indotto le imprese a ripensare i loro modelli di business e le strutture organizzative. Un cammino che richiede supporto ed un cambio di paradigma – ha concluso - che non deve tuttavia tradursi in una rottura rispetto ai modelli di un sistema produttivo”.