Confapi Sanità: preoccupazione per riforma assistenza territoriale

Confapi Sanità: preoccupazione per riforma assistenza territoriale

Confapi ha partecipato oggi al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale nel quale si è discusso degli interventi sul Pnrr a titolarità del Ministero della Salute, contenuti nella “Missione 6 salute”. Gli obiettivi generali della Missione sono indirizzati ad integrare i servizi sanitari e sociali, superare la frammentazione dei servizi sul territorio, rafforzare i servizi sanitari di prossimità, innovare la struttura tecnologica e digitale del Servizio Sanitario Nazionale, promuovere la ricerca e l’innovazione. La dotazione complessiva prevista è di 15,62 miliardi di euro. Il Ministro della Salute Speranza, dopo aver aperto i lavori ha risposto ad alcune osservazioni sollevate dal Tavolo. Nel corso del suo intervento, il segretario generale di Confapi Sanità, Alessandro Ridolfi, ha voluto esprimere piena condivisione riguardo gli obiettivi della Missione esposti dal Ministero, ma anche soddisfazione per l’entità delle risorse stanziate, sia sul fondo sanitario nazionale che su quelle direttamente correlate al Pnrr. Secondo Ridolfi la preoccupazione delle imprese del settore riguarda la riforma dell’assistenza territoriale, dove sarebbe necessaria una trasformazione del ruolo del medico di medicina generale. Senza la completa definizione sul ruolo delle regioni in merito alla possibilità di poter governare questa professione non sarà mai possibile alcuna integrazione in tal senso. Il Segretario generale di Confapi Sanità ha espresso inoltre perplessità sull’”Ospedale di Comunità”, in quanto la sua forte vocazione infermieristica potrebbe portare ad una confusione sui ruoli espressi, con conseguenti problemi legati alle rilevanti responsabilità in termini di rischio clinico, vista la contrapposizione con il lavoro esercitato dai medici. Infine, Ridolfi ha lanciato un messaggio in difesa della categoria, evidenziato che nonostante il fondo sanitario nazionale abbia beneficiato di un incremento complessivo di ben 24 miliardi di euro negli ultimi anni, nessuna risorsa è stata prevista per il settore del privato accreditato. Auspicando quindi un cambio di mentalità in tal senso.