CONFAPI PIACENZA E LUISS BUSINESS SCHOOL: “ECCO COSA SI INTENDE PER TRANSIZIONE 5.0”

CONFAPI PIACENZA E LUISS BUSINESS SCHOOL: “ECCO COSA SI INTENDE PER TRANSIZIONE 5.0”

Il webinar partecipato da più di 50 imprenditori ha analizzato diversi aspetti del piano.

La Transizione 5.0 spiegata a oltre 50 imprenditori grazie a un webinar promosso da Confapi Industria Piacenza e Luiss Business School, che alcuni mesi fa hanno siglato un accordo quadro di collaborazione a livello nazionale.

Dopo una breve presentazione istituzionale della Luiss Business School da parte di Enzo Peruffo e la presentazione delle linee di offerta della divisione Luiss Open Consulting di Luca Olivari, il webinar è entrato nel vivo con la relazione del docente Luca Fioravanti che ha spiegato quali siano le agevolazioni fiscali previste dal piano nazionale Transizione 5.0.

Il D.L. n. 19/2024, pubblicato in G.U. il 2 marzo, è stato spiegato partendo da quali siano i soggetti ammessi all’agevolazione fiscale, passando per le tipologie di investimenti eleggibili al beneficio, alle eventuali esclusioni, al ruolo del GSE, al legame con il piano Transizione 4.0, alle aliquote fiscali, fino ad arrivare a un esempio pratico di accesso al credito d’imposta, che ha dimostrato quanto sia importante oggi per le aziende investire in modo sostenibile per stare al passo con i tempi.

Gli strumenti a sostegno delle imprese ci sono, bisogna saperli sfruttare al meglio per non perdere competitività rispetto a competitor che si sono già organizzati e hanno già iniziato ad investire in beni tecnologicamente all’avanguardia rispetto al proprio settore merceologico.

Ora occorre che ogni singola azienda faccia una profonda riflessione al suo interno, capisca bene dove vuole andare nel prossimo futuro e si regoli di conseguenza, iniziando dallo stato dell’arte in cui si trova, sia a livello tecnologico, infrastrutturale ed energetico, per poi identificare possibili scenari volti alla modernizzazione dell’azienda stessa.

Confapi e Luiss Business School si propongono come attori di sistema, volti a sostenere la crescita e lo sviluppo sostenibile delle imprese italiane: sta quindi nella volontà di ogni singola impresa attivarsi per non perdere questa opportunità che, come sostenuto durante il webinar, ha dei tempi molto stretti, avendo una scadenza il 31 dicembre 2025.